ZAGOR
Zagor
© Sergio Bonelli Editore
Titolo
originale: Zagor Personaggi: Zagor, Cico, Diggin Bill, Bat Batterton,
Tonka, Capitano Fishleg, Ramath, Doc Lester, I Sullivan, Guitar Jim Autori:
Guido Nolitta , Gallieno Ferri Editori: Sergio Bonelli Editore Nazione:
Italia Anno: 1961 Genere: Fumetto Western / Avventura Età
consigliata: Adolescenti dai 13 ai 19 anni |
Zagor,
fa il suo esordio in edicola nel 1961 grazie all'idea del
giovane sceneggiatore Guido Nolitta alias Sergio
Bonelli e ai disegni del bravissimo Gallieno Ferri.
Zagor, dopo Tex è
quindi il più longevo personaggio della Sergio
Bonelli Editore. Nonostante il genere western non sia
più di moda e questo personaggio non spopoli, così
come avveniva negli anni '70, Zagor rimane un personaggio
che ancora oggi riesce ad affascinare le nuove generazioni,
in quanto non può essere catalogato in un genere
ben definito. Le storie di Zagor possono spaziare
dal genere western al fantascientifico, dall' avventura
classica al giallo poliziesco, dal fantasy all' horror ed
proprio questo uno dei segreti del suo intramontabile successo.
La storia di questo personaggio venne raccontata magistralmente
nei numeri 55 e 56 (106-107 della serie zenith) "Zagor
racconta" e "Il re di Darkwood".
Tutto accadde quando Zagor, durante un temporale,
decide di raccontare la sua vita a Cico, il suo inseparabile
amico, che aveva trovato un quadro raffigurante i genitori,
mentre faceva pulizia nel loro rifugio. Il piccolo Zagor,
che in realtà si chiama Patrick Wilding, viveva
con la sua famiglia in una casa colonica in mezzo ai boschi,
nell'nord-est degli Stati Uniti, intorno ai primi dell'
'800. Il padre era un ex ufficiale dell'esercito, ritiratosi
per vivere la vita di pioniere nei boschi. Patrick (Il piccolo
Zagor) ricevette l'istruzione allo studio dalla madre, mentre
il padre e gli indiani di quei luoghi, gli insegnarono tutti
i segreti della foresta. Un giorno accadde un triste evento
che cambiò radicalmente la vita di questa famiglia
felice. Furono attaccati da una banda di indiani Abenaki
guidati dal reverendo Salomon Kinsky, che incendiarono
la loro casa e uccisero i genitori, i quali prima di morire
misero in salvo il piccolo Patrick buttandolo nelle acque
del Clear Water, il fiume che scorreva a ridosso nel loro
rifugio.
Wandering Fitzy © Sergio Bonelli Editore |
Raccolto
da Wandering Fitzy, uno strano cacciatore filosofo
che gli insegna i segreti della foresta, della vita e soprattutto
l'uso della scure, il ragazzo crebbe con addosso sentimenti
di rabbia e di vendetta nei confronti degli assassini di
suo padre e sua madre. Nonostante Wandering Fitzy cerchi
di dissuaderlo da questi suoi propositi, Patrick si mette
alla ricerca di Salomon Kinsky e della tribù Abenaki.
Trovato l'accampamento, lo distrugge con delle frecce incendiarie,
facendo numerose vittime innocenti fra la popolazione, ma
quando si trova faccia a faccia con il reverendo Kinsky
scopre un'atroce verità: suo padre era in realtà
uno spietato ufficiale dell'esercito che aveva commesso
numerosi crimini massacrando intere popolazioni di pellerossa.
Questa notizia la apprende dopo aver letto gli articoli
di diversi giornali che lo stesso Kinsky gli mostra.Patrick
sconvolto non pensa più a Salomon che a sua volta
cerca di sparagli alle spalle, ma viene salvato da Fitzy
. Salomon però, prima di essere raggiunto mortalmente
dalla scure di Fitzy, riesce e a colpirlo, così Fitzy
muore fra le braccia di Patrick. Da quel giorno Patrick,
dopo quei tragici eventi, cosciente di essersi macchiato
degli stessi crimini del padre e anche responsabile indiretto
della morte di Fitzy, decise di cambiare radicalmente vita.
Promise a se stesso di dedicarsi ad un opera di pace su
tutto il territorio, avrebbe difeso i diritti dei più
deboli, bianchi o indiani che essi fossero, questo sarà
un passaggio molto importante per capire la personalità
di Zagor. Un giorno, riuscì a salvare una
famiglia di acrobati e saltimbanco, "I Sullivan",
dall'aggressione di una tribù di indiani. Questi
capirono le intenzioni di Patrick e gli insegnarono alcuni
trucchi per poter diventare un personaggio carismatico,
capace di farsi ascoltare soprattutto dalla popolazione
dei pellerossa, molto supertiziosa.
© Sergio Bonelli Editore |
Gli
costruirono il suo famoso costume, casacca rossa con maniche
sfrangiate, un'aquila stilizzata sul petto, pantaloni blu
e stivali con frange. Lo stesso Patrick si ribattezzò
con il nome di Za-gor-te-nay o, più brevemente Zagor
che tradotto in dialetto algonkino significa "Lo
spirito con la scure", in quanto i suoi combattimenti
avvengono principalmente con quest'arma, che usa con una
abilità infallibile. Approfittando del gran consiglio
di Primavera, l'incontro annuale che vedeva la riunione
di tutti i capi tribù della zona, Zagor decide
di fare la sua prima apparizione. Sfuttando alcuni trucchi
scenografici (fuochi pirotecnici e lamiere con effetto tuono)
comparve su una collina come uno spirito sceso dal cielo
incutendo timore fra gli indiani. Non di tutti però,
infatti il malvagio Oga-Ito prese a fucilate Zagor
per dimostrare che in realtà si trattava di un uomo e per
di più bianco. Zagor schivò i colpi e scese fra gli
indiani armato di scure, sfidò Oga-Ito e vinse il duello,
riuscendo ad affermare la sua autorità e dichiarando il
suo principiò di difesa del popolo rosso. Zagor uscì di
scena con un urlo bestiale, in grado di raggelare il sangue
nelle vene degli sbalorditi indiani, da allora è rimasto
il suo attuale grido di battaglia:<<AAHHYAAAKKK!>
.
Zagor
come rifugio trova un isolotto circondato da una palude
piena di sabbie mobili, nel mezzo della foresta di Darkwood,
qui si costruisce una capanna dandogli un aspetto spettrale
al fine di dissuadere qualche curioso visitatore, dall'avvicinarsi,
infatti nel mezzo della palude, ha piantato dei pali con
dei teschi, utili però, anche a individuare il sentiero
percorribile per evitare le sabbie mobili. Questa è la postazione
base del nostro eroe Zagor, che vigila su tutto il territorio,
quì viene di volta in volta chiamato in causa da qualche
generale dell'esercito, da qualche trapper oppure da qualche
tribù indiana, per risolvere qualche difficilissimo caso.
Generalmente Zagor viene avvisato tramite posta da un simpaticissimo
postino indiano, scout di fort Pitt, chiamato "Druky
Duck".
Cico © Sergio Bonelli Editore |
L'incontro
di Zagor con il suo inseparabile amico Cico
avviene proprio nel n.1 "La foresta degli agguati",
quando "lo spirito con la scure" salva il panciuto
messicano da una banda di indiani Delaware capeggiati dal
losco James Regan. Ben presto Cico contraccambierà
il favore salvandogli la vita, dopo che Zagor era
stato legato e gettato in acqua.
Cico, però non rappresenta soltanto l'amico di Zagor ma
un vero e proprio alter ego diametralmente opposto, sia
per quanto riguarda il suo aspetto fisico, sia per quello
caratteriale. Cico, che in realtà è il diminutivo di Don
Cico Felipe Gayetano Lopez y Rodriguez y Martinez y Gonzales
ecc.. è un messicano di bassa statura (circa uno e cinquantacinque),
grassoccio e golosissimo, tanto che i cuochi delle varie
guarnigioni temono per le loro dispense, quando Zagor e
Cico vengono ospitati da qualche Generale, così come gli
indiani che lo hanno ribattezzato "piccolo uomo dal grande
ventre". La drammaticità delle storie di Zagor,
viene stemperata dalle divertentissime gag di Cico, esperto
nel combinare guai quando deve riuscire a procurarsi un
po' di cibo, soprattutto quando cerca di imbrogliare qualche
cuoco del paese, che puntualmente lo prende a botte e lo
manda fuori dal locale. Cico però è anche generosissimo
e nonostante si lamenti continuamente non rinuncia ad accompagnare
il suo amico Zagor nelle sue avventure, compiendo
spesso e volentieri delle estenuanti camminate e in alcuni
casi riuscendo anche a toglierlo dai guai.
Ma
l'universo di Zagor è ricco di personaggi caratteristici,
tutti delineati da un profilo psicologico molto preciso.
L'amico indiano più fedele di Zagor è senza dubbio Tonka,
il capo della tribù Mohawk. Tonka è legato a Zagor da un
patto di sangue, tale per cui, secondo la tradizione indiana,
i due sono come fratelli. Tonka, coraggioso, onesto e validissimo
guerriero, ha combattuto al fianco dello spirito con la
scure in numerosi episodi, affrontando pericolosi nemici
come Iron Man, Hellingen e il Collezionista.
Un altro
amico indiano di Zagor è "Molti Occhi" uno stregone con
gli occhiali e una sveglia al collo che conosce il segreto
di Zagor, sà cioè che non si tratta di uno spirito, così
come lui vorrebbe far credere, ma di un normalissimo uomo
bianco. Nonostante tutto, condividendo i suoi buoni propositi,
che vanno aldilà della forma, "Molti Occhi" ha aiutato Zagor
in parecchie circostanze, proprio quando si trattava di
allestire qualche messa in scena spettacolare capace di
intimorire gli indiani di turno.
Doc Lester © Sergio Bonelli Editore |
Ci sono
poi tutti i trappers di Darkwood, amici di Zagor , fra questi
ricordiamo Doc Lester, un omone che da dentista quale era,
ha preferito dedicarsi alla vita nei boschi, Pablo Rochas,
un basco dal pugno poderoso che si diverte a sfidare Zagor,
durante i rendez-vous di primavera, in una gara di pugni;
vince chi riesce a far volare più lontano, il proprio avversario.
Inutile dire che la gara viene sempre vinta da Zagor.
Le avventure di Zagor e Cico non si svolgono esclusivamente
nel territorio di Darkwood (Nord-Est degli Stati Uniti), ma
spesso e volentieri, i due si spostano e girano mezza America.
Sono stati protagonisti di situazioni ambientate in diversi
territori: Messico, Arizona, Louisiana, Alaska, Florida approdando
addirittura nelle terre europee della Scozia e anche in Africa.
Spesso i compagni di viaggio delle avventure di Zagor e Cico
sono i marinai della Golden Baby, capeggiati dal capitano
Fishleg, un tipico lupo di mare con una gamba di legno, intelligente
e generoso, ma che non disdegna di dare qualche strigliata
ai suoi uomini, quando questi battono la fiacca. Il marinaio
più suggestivo che ha aiutato Zagor in diverse situazioni
è sicuramente Ramhat il fachiro, un indiano (dell'India) dotato
di poteri paranormali, in grado di teletrasportare la sua
immagine a molte miglia di distanza dal suo corpo e a mettersi
in contatto con l'aldilà. Ci sono poi Zarkoff il russo, Tarawa
il pittoresco melanesiano, Orsovic l'albanese, Gaston il cuoco
francese e tanti altri personaggi, provenienti da tutte le
parti del mondo, al punto che la Golden Baby rappresenta un
piccolo microcosmo senza distinzioni di razze. Questi personaggi
son stati protagonisti delle più belle storie di Zagor, affrontando
diversi nemici: i vichinghi, i pirati di Capitan Serpente,
la malavita cinese, ecc...
Il capitano Fishleg
© Sergio Bonelli Editore
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In molti
episodi a bordo della Golden Baby, c'è stato uno stampalato
personaggio, amico di Zagor: Digging Bill, un eccentrico
cercatore di tesori molto sfortunato, il cui sogno della
sua vita è quello di poter scoprire un tesoro, non per arricchirsi,
ma soltanto per i piacere della scoperta. Anche grazie a
questo personaggio, Zagor è stato protagonista di episodi
molto affascinati, come quello con Kandrax il mago e Capitan
Serpente.
Altro personaggio piuttosto comico è il detective privato
Bat Batterton, vestito con una mantellina e un berretto
come Sherlock Holmes, ma con un intuito decisamente più
scarso. Insieme a Cico e a Digging Bill è stato protagonista
di numerosissimi guai. Nelle storie raccontate da Nolitta,
viene sempre smascherato da Zagor e Cico, da qualche suo
improbabile travestimento, operato allo scopo di pedinare
l'indagato di turno.
Altri strampalati e buffi personaggi che compaiono nelle
storie di Zagor sono Icaro La Plume, un inventore di macchine
volanti, destinate però a precipitare, con lui a bordo che
rimane sempre miracolosamente illeso; il Conte di Lapalette,
una sorta di Arsenio Lupin, elegante ladro gentiluomo, abilissimo
nel rubare gioielli molto preziosi; Trampy, un vagabondo
imbroglione, che insieme a Cico ha dato origine ad un'infinità
di società tutte fallimentari. I due si ritrovano puntualmente
rincorsi da una folla inferocita, dopo aver combinato qualche
guaio.
Un
discorso a parte merita un'altro amico di Zagor: Guitar
Jim, il biondo bandito cantante. E' un vagabondo che gira
mezza America, armato di chitarra e di una pistola che nasconde
dentro la cassa, nonostante inizialmente sia stato un nemico
di Zagor a causa dei suoi furti (vedi l'episodio "La mano
di Allah"), diventeranno definitivamente amici nel bellissimo
episodio a colori del n.100 "Il mio amico Guitar Jim".
Nella bellissima avventura con i Vichinghi (vedi "Sfida
all'ignoto") Zagor e Cico conoscono re Guthrum, il simpaticissimo
re ubriacone di una colonia vichinga stanziatasi nel Nord
America.
Mentre negli episodi "Seminole" e "Libertà o morte" Zagor
diventa amico del fiero capo dei Seminole Manetola e del
suo fedele braccio destro Liberty Sam, protagonisti di una
delle più struggenti pagine delle storie di Zagor.
Satko è invece un Cherokee (tribù per certi versi simile
ai Seminole) che è diventato avvocato dopo aver studiato
ed essersi integrato con la cultura dei "bianchi".
Ma se
il mondo degli amici di Zagor è così variegato e pittoresco,
lo è ancora di più quello dei suoi nemici, tutti characters
straordinari che definiscono il genere avventuroso delle
storie di Zagor.
Il professor Hellingen
© Sergio Bonelli Editore |
Il nemico
numero uno di Zagor è sicuramente lo scienziato pazzo professor
Hellingen, protagonista di alcuni bellissimi episodi come,
"Sulle orme di Titan" quando costruisce un gigantesco robot,
"Minaccia dallo spazio" quando minaccia la terra con dei
missili nucleari e "Terrore dal sesto pianeta" quando si
allea con gli extraterrestri Akkroniani. Le storie con Hellingen
hanno tutte un taglio avventuroso-fantascientifico e dimostrano
come l'intuito e la furbizia di Zagor possano da sole sopraffare
la grandiosa e malvagia tecnologia di Hellingen.
Altro genere prediletto da Nolitta è l'horror prima maniera,
quello dei films anni '40 e '50 ed infatti, nei primi cento
numeri, vediamo Zagor alle prese con tutti i personaggi
tipici di questo genere: Il Vampiro, l'Uomo Lupo, Molok
(una sorta di Frankistein), il mostro del Dark Canal, zombi
ecc..., tutte storie sceneggiate in maniera perfetta (Molok
è stato sceneggiato da Alfredo Castelli).
"Zagor
contro il Vampiro" è ormai un cult per tutti i fans di Zagor.
Ma le storie del Barone Rakosi continuano ancora oggi e
questo personaggio ha ritrovato la verve di un tempo grazie
alle sceneggiature di Mauro Boselli, vedi il bellissimo
episodio "Vampyr" (n.397).
Anche Kandrax il mago è stato un personaggio che ha riacquistato
il suo fascino misterioso, grazie a Boselli. Nei numeri
129-133 (180-184 della serie zenith), Nolitta lo presenta
come un druido celtico che si fa rinchiudere in una teca
di cristallo, carica di un gas capace di conservare il suo
corpo a distanza di secoli. Viene risvegliato dal maldestro
Digging Bill, che sfonda il sarcofago nel tentativo di prendere
il tesoro, in questo viene coadiuvato dai suoi aiutanti
Bat Batterton e Cico. Ben presto questo mago dagli straordinari
poteri, semina il terrore presso la casa dei Coleman, rapendo
la bellissima Margie per sacrificarla alle sue divinità.
Kandrax il mago
© Sergio Bonelli Editore |
In questa
storia Zagor mostrerà non solo le sue straordinarie capacità
fisico-atletiche, ma sopratutto la sua grande forza di volontà,
capace di sconfiggere l'ipnosi del mago. Nella storia di
Boselli, dalla bellissima ambientazione fantasy, le divinità
celtiche verranno richiamate da Kandrax per poter regnare
su tutta la terra.
Ma la storia di Zagor che più di tutte rappresenta il genere
fantasy è quella contro il Signore Nero dei numeri 194-196.
In questo episodio Zagor e Cico, vengono catapultati, tramite
un libro magico, nella terra di Golnor situata in un'altra
dimensione. Qui partecipano alla sconfitta del terribile
Signore Nero ad opera del guerriero Galad, del mago Elchin
e del popolo Parvol. Questa storia, scritta da Tiziano Sclavi
(l'autore di Dylan Dog) è chiaramente ispirata al capolavoro
di Tolkien, "Il Signore degli Anelli", il fantasy per eccellenza.
In alcuni casi le storie di Zagor hanno anche valicato i
confini della magia nera e delle scienze occulte.
E'
il caso degli episodi "Dharma la strega" e "L'orrenda magia",
qui l'atmosfera orientale e esotismo indiano contribuiscono
ad amplificare l'alone di mistero e di drammaticità che
si respira leggendo questo racconto. Zagor e Cico dovranno
vedersela con Wilfred Kellog, trasformato in un mostruoso
uomo-tigre, dalla strega Dharma, su commissione del rajah
Kubal Singh. Questa fù una diretta conseguenza della bramosia
di ambiti trofei da parte di Wilferd, che entrò nel territorio
del rajah e uccise la rarissima e protetta tigre bianca,
il rajah per punirlo decise si trasformarlo da cacciatore
in preda. Ma ci sono stati episodi come "Vudu"
o "La laguna dei morti viventi" nei quali Zagor
si è scontrato con la magia Vudu e ha lottato contro
gli zombi.
Forse però, il nemico che più di tutti ha messo alla prova
il nostro caro Zagor, sopratutto per quanto riguarda il
prestigio e la stima che questi si è faticosamente conquistato
in tutti questi anni nel territorio di Darkwood è "Supermike"
alias Mike Gordon. Uno spaccone, megalomane dotato di straordinarie
qualità. Basta che questi si cimenti in qualsiasi attività,
che presto ne diventa il numero uno, il più bravo: boxe,
flauto traverso, poker e perfino uncinetto. Non è affatto
modesto nelle sue qualità e pertanto non perde occasione
per metterle in mostra, conquistandosi l'antipatia da parte
di Zagor, che ben presto lo umilia rifilandoli delle sonore
sventole, in seguito all'omicidio di un noto pistolero.
Supermike
per vendicarsi di Zagor, si trasforma in un anti-zagor.
Indossa un costume simile al suo, ma di colore giallo e
si fà chiamare dai pellerossa "Lo spirito giallo". Organizza
diverse situazioni dove, sotto gli occhi degli amici di
Zagor, indiani, trappers e soldati mette in ridicolo in
nostro eroe, che rimedia delle umilianti sconfitte. Zagor
decide quindi di sfidare Supermike in una sorta di olimpiade,
con sette prove da superare, il perdente avrebbe dovuto
abbandonare l'intero territorio del Nord-Est per sempre.
Zagor vince, ma dopo una gara entusiasmante e ricca di colpi
di scena, nella quale Supermike in molte circostanze dimostra
la sua superiorità nei confronti dello spirito con la scure.
Ma sarebbe assurdo riassumere qui i tantissimi characters
che hanno coinvolto Zagor e Cico in avventure mozzafiato
ed entusiasmanti, i numeri a nostro giudizio più belli sono
sicuramente quelli della "golden age", l'età d'oro che và
dai numeri 30 fino al numero 182, scritti quasi tutti da
Guido Nolitta che ci ha regalato dei veri capolavori fumettistici
e disegnati da un Gallieno Ferri in forma smagliate, aiutato
in questo lavoro da un altrettanto bravo Franco Donatelli
(suoi i disegni dei bellissimi episodi "Spedizione punitiva",
"Il palo della tortura" e "Il giorno della giustizia").
Ultimamente
la gestione Boselli-Burattini ha rilanciato e recuperato
questo personaggio, dopo che Sergio Bonelli per motivi editoriali,
aveva smesso di scrivere per Zagor a partire dal n.182.
Dal n.345 "L'esploratore scomparso" in poi, il duo ha sfornato
tutta una serie di avventure bellissime, dove sono stati
recuperati molti personaggi Nolittiani e ne sono entrati
di nuovi, ricordiamo Andrew Cain, che uccide mostri e stregoni,
recitando versetti bibblici, oppure la bella giocatrice
d'azzardo Gambit, protagonista di un piccolo flirt con Zagor
o Marie Laveau, una bellissima strega vudù dal fisico di
Naomi Cambell (splendidamente disegnata da Mauro Laurenti)
che ha l'ambizione di ricostruire l'impero africano nel
territorio della Louisiana.
Ma
questi non sono gli unici personaggi femminili presenti
nelle storie di Zagor, ricordiamo la nobile Frida Lang (comparsa
di recente nella storia sui vampiri "Vampyr") è il primo
amore di Zagor, una ragazza coraggiosa e determinata, protagonista
di uno dei capolavori delle saga zagoriana "La marcia della
disperazione". Ricordiamo anche la bellissima Virginia,
nipote di Capitan Fishleg (vedi "Delitto a bordo", "Il sigillo
dell'imperatore" e "Kraken!") e la già citata
Margie Coleman che dopo essere stata salvata, ringrazia
Zagor con un bacio molto passionale.
Zagor è un personaggio che in se contiene una perfetta miscela
di tutti gli ingredienti fantastico-avventurosi caratteristici
del fumetto e del cinema del '900. Come Tarzan,
è agile, forte e attraversa la foresta passando da una liana
(o da un ramo) all'altra. Ha il carisma dell'Uomo
Mascherato, capace di essere considerato dagli indigeni,
come un fantomatico semi-dio. Indossa un costume che per
certi versi ricorda Superman o i classici superoi americani
in calzamaglia, che andavano di moda in quegli anni. Per
non parlare delle avventure, che come si è detto attraversano
tanti generi letterari e cinematografici. Insomma in poche
parole Zagor più che un fumetto western, và considerato
come un fumetto d'avventura, capace di entusiasmare anche
le nuove generazioni cresciute a pane e cartoni animati
giapponesi, basta semplicemente fare un pò più di attenzione
ad un personaggio del nostro fumetto italiano capace ancora,
a distanza di oltre quarant'anni, di regalarci quelle emozioni
e quell'amore per l'avventura, che ormai molti stereotipi
cinematografici non riescono più a trasmetterci.
Il
personaggio di Zagor, i nomi, le immagini e i marchi registrati sono copyright
© Sergio Bonelli Editore e vengono qui utilizzati a scopi conoscitivi e divulgativi.
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