Opopomoz
Dopo
"La freccia
azzurra", "La gabbianella e il gatto"
e "Momo
alla conquista del tempo" esce sul grande schermo,
un nuovo cartone animato italiano firmato Enzo D'Alò
dal titolo "Opopomoz". L'uscita è prevista
per il 5 dicembre e sarà distribuito dalla Mikado.
Certo quest'anno la concorrenza sui cartoni animati al
cinema è molto serrata e proibitiva, visto il colossal
di casa Disney "Alla
ricerca di Nemo" e "Simbad" della Dreamwork,
ma questo sembra non interessare l'autore che sostiene
l'importanza di aver creato un'alternativa italiana al
monopolio Disney e americano e un proprio stile nel raccontare
storie animate per bambini e adulti.
Il
cartone animato di Opopomoz è ambientato a Napoli e ha per tema principale
il Natale e la tradizione partenopea. Racconta di Rocco, un bambino napoletano,
geloso per l'imminente nascita del fratellino Franceschiello, prevista per il
25 dicembre. I tre diavoletti Astarotte, Farfaricchio e Scarapino, vedono Rocco
come una facile preda e comandati dal Signore degli inferi chiamato Sua Profondità,
ordiscono per usare Rocco al fine di impedire la nascita di Gesù bambino.
I diavoletti (piuttosto sciocchi e imbranati), cercano di convincere Rocco, che
impedire la nascita di Gesù servirà anche ad impedire la nascita
del fratellino Franceschiello, pertanto gli forniscono la parola magica grazie
alla quale, Rocco potrà entrare dentro il presepe e impedire a Giuseppe
e Maria di arrivare a Betlemme. La formula che da anche il titolo al film è
"Opopomoz". Inutile dire che tra tante gags esilaranti e avventure fantastiche,
la vicenda giungerà a buon fine e Rocco imparerà ad accettare l'arrivo
del fratellino e a capire che ogni volta che nasce una nuova vita, rinasce anche
Gesù.
Per
la sua realizzazione Enzo D'Alò si è avvalso oltre all' aiuto del
grande animatore Michel Fuzellier (già collaboratore ne"La gabbianella
ed il gatto" e "Momo alla conquista del tempo"), anche dell'uso
della grafica 3d, che anche se non usato in dosi massicce è servito per
la fedele ricostruzione della città di Napoli e le sue vie caratteristiche.
Per la sceneggiatura è stato aiutato da Giacomo e Furio Scarpelli (quest'ultimo
l'ideatore della parola
magica e del titolo) che prima della realizzazione del film, hanno trascorso diversi
mesi a Napoli (città natale di Enzo D'Alò) per poter entrare meglio
nello spirito della cultura napoletana e delle loro usanze. Per lo studio e la
caratterizzazione dei personaggi hanno lavorato Walter Cavazzutti, Marco Presta
ed Antonello Dose, mentre per il doppiaggio del film c'è un cast di tutto
rispetto: nientemeno che Silvio Orlando nel doppiaggio del papà di Rocco, Vincenzo
Salemme per San Giuseppe, Oreste Lionello, Fabio Volo e Tonino Accolla per i diavoletti
Astarotte, Farfaricchio e Scarapino e John Turturro per lo zio americano. E se
le voci napoletane del doppiaggio sono ottime, le musiche lo sono altrettanto,
basti pensare che la colonna sonora è di Pino Daniele, mentre la canzone finale
"Opopomoz Blues" è di Gegè Telesforo e dei Neri per Caso. Un film da
non perdere.
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Titolo
originale: | Opopomoz |
Nazione: |
Italia |
Anno: |
2003 |
Genere: |
Animazione |
Durata: |
75' |
Regia: |
Enzo
D'Alò |
Sito
ufficiale: | |
Produzione: |
Albachiara,
Raicinema, Eplanet |
Distribuzione: |
Mikado
|
Uscita
: | 05
Dicembre 2003 |