Il
cartone animato dell'Ape Maia, tratto dai racconti, "Le
avventure di Ape Maia" e "Il popolo del cielo",
dello scrittore tedesco Waldemar Bousels, fu realizzato
in co-produzione giapponese e tedesca dalla Apollo Film
e dalla mitica Nippon Animaton. In Giappone fu trasmesso
nel 1975, mentre arrivò in Italia nel 1979, trasmesso
da Rai1, qui i simpatici disegni di Marty Murphy e la
celebre canzone cantata da Katia Svizzero (Vola, vola
l'Ape Maia...) conquistarono da subito il pubblico dei
giovanissimi. Questa serie animata fu molto amata dai
bambini e racchiude contenuti fortemente educativi e pedagogici.
Maia è una piccola e vivacissima ape, protagonista di
divertenti avventure che ricalcano un insegnamento, certo
chiaro, ma non pedante, ovvero: bambini fate i bravi,
nonostante le marachelle tipiche della vostra età! Cercate
di seguire i consigli dei più grandi e di essere solidali
con i meno fortunati, nel rispetto della natura e dell'ambiente
circostante! Tutti i bambini di quegl'anni ricorderanno
con piacere le avventure della simpatica ape (così è per
me, che di ape Maia non perdevo un episodio;-))! Subito
dopo la nascita l'ape Maia, insieme ad un gruppo di piccole
api, viene affidata alle cure di Cassandra, una dolce
ape-maestra, che ha il compito di badare ai nuovi venuti
e insegnare loro quanto è necessario sapere sulle regole
e le normali attività dell'alveare. Ma l'Ape Maia è così
curiosa di esplorare il mondo, di fare nuove conoscenze,
di ricevere risposte esaustive alle sue innumerevoli domande,
che molto presto si allontanerà dall'alveare. La
nostra piccola protagonista affronterà il suo viaggio
insieme all'inseparabile Willi, un tipino un po' flemmatico
e pigro, ma simpatico; soprattutto quando lo vedremo impegnato
nel vano tentativo di frenare la vivace impulsività della
sua compagna di avventure. I due amici visiteranno molti
posti nuovi (li vedremo perfino avventurarsi nel pericoloso
mondo degli umani!!!), incontreranno insetti e animali
mai conosciuti, alcuni dei quali buoni, altri meno…. pericoli
e difficoltà saranno tanti, come del resto le volte che
offriranno il loro aiuto ai meno fortunati. L'ape Maia
(non senza gli utili consigli della saggia cavalletta
Flip…) saprà cavarsela bene, lasciando dietro sè una scia
di buoni sentimenti. Grazie a queste esperienze, lei imparerà
tante cose e farà ritorno al suo alveare da adulta sensibile
e responsabile. In proposito è curioso sapere che nel
racconto di Waldemas, l'ape regina, individuate le inclinazioni
di Maia, dà una festa, dove le consegna un brevetto da
esploratrice. Mentre nel cartone l'ape Maia e Willi, ancora
troppo giovani per affidare loro una mansione specifica
all'interno dell'alveare, lo lasceranno per andare in
giro per il mondo. Solo dopo numerose vicissitudini (che
vi invito a non perdere;-)), i due saranno riammessi nell'alveare,
dove sarà affidato loro un lavoro specifico, nell'interesse
del bene comune. Fra i vari episodi da ricordare citiamo
naturalmente la prima puntata "La nascita di Maia"
dove viene narrata l'origine del personaggio, "Il
ragno Tecla" dove faranno conoscenza con un simpatico
ragno, "Willi perde la memoria" dove conosceremo
meglio le caratteristiche dell'inseparabile amico dell'ape
Maia, "Maia formica supplente" dove Maia conoscerà
l'affascinante mondo delle formiche , "L'inverno
di Maia e Willi" e "E' arrivata la primavera"
dove verrà analizzata l'importanza del cambio di
stagione per gli insetti...(Clicca su
Italia 1)
di
Helga Corpino Tutti
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