Walt
Disney e l'Italia - Una storia d'amore
Dal
10 al 12 febbraio sarà proiettato nelle sale italiane l'atteso "Walt Disney
e L’Italia – Una Storia d’Amore", prima produzione della Disney Europa
per questo racconto cinematografico narrato, sotto forma di documentario, dal
regista Marco Spagnoli sul rapporto intenso ma poco conosciuto
tra Zio Walt e il Belpaese.
La pellicola viene presentata come anteprima
dell'uscita (20 febbraio) di "Saving Mr
Banks", film prodotto in occasione delle nozze d'oro del celeberrimo
"Mary Poppins", che racconta le vicessitudini di Walt Disney
per ottenere i diritti cinematografici necessari a portare sul grande schermo
le fantastiche avventure della divertente ed eclettica protagonista del romanzo
della scrittrice australiana P.L Travers.
L'obiettivo del documentario
di Marco Spagnoli, è narrare in chiave realistica il profondo
legame che Walt Disney aveva con il nostro Paese, descrivendolo attraverso i momenti
più eclatanti dei suoi viaggi compiuti in Italia (circa una decina) tra gli anni
'30 e '60, accompagnati dalle numerose testimonianze, attuali e dell'epoca, di
celebri personaggi affascinati da un uomo che delle sue utopie ne aveva fatto
uno stile di vita: "se puoi sognarlo puoi farlo"
Il
suo motto si è sicuramente rafforzato incontrando lo spirito di quell'Italia che
Walt Disney ammirava, dove era stato accolto e amato sin dal 1932, attraverso
il suo mitico Topolino,
come un vero artista a differenza dei connazionali americani che, per parecchi
anni, considerarono alla stregua di un tycoon, questo giovane proveniente
da una sperduta località del Missouri, cresciuto distribuendo i giornali, all'alba
e al tramonto, in sella a una bicicletta e trascorrendo il tempo rimanente sui
banchi della locale scuola.
Non
c'è da meravigliarsi che nell'Italia avesse trovato un feeling, forse proprio
affascinato da quel miracolo economico a cui il Belpaese seppe dare vita nel dopoguerra,
un modello di volontà di crescita in cui i sogni trovavano lo spazio per realizzarsi.
E
Zio Walt aveva già dimostrato di credere nelle potenzialità del nostro
Paese, visto che nel 1938, esattamente l'8 maggio, a Milano nacque la prima filiale
nel mondo della Walt Disney, che ad oggi ne gestisce oltre il 70%
dell'intera area editoriale grazie a quella prestigiosa scuola di disegnatori
di fumetti, punto di riferimento nell'oltreoceano, che ha visto all'opera
celebri protagonisti della matita quali Romano Scarpa,
Cavezzano e Silvia Ziche.
Marco
Spagnoli con il suo documentario ci racconta questo ed altro con
il contributo della voce, per l'occasione, favoleggiante, di Serena Autieri
e con un narratore d'eccezione, Vincenzo Paperica, cronista di Paper
Sera, personaggio, dietro cui si nasconde la voce, le sembianze e la simpatica
presenza del giornalista Vincenzo Mollica.
A loro il
compito di "presentare" i filmati storici, molti inediti che Marco Spagnoli ha
selezionato tra oltre 100 ore di clip e spezzoni, presenti
nelle Teche Rai e negli archivi del Istituto Luce, per costruire
un documento che non vuole avere alcun ruolo storico ma di semplice testimonianza
in cui immagini di repertorio si alternano a ricordi di personaggi famosi che
nella loro vita e carriera hanno avvertito fortemente l’influenza dell’immaginario
disneyano.
A
Federico Fellini, Umberto Eco, Gianni Rodari, Bruno Bozzetto, Elio Fiorucci, Riccardo
Scamarcio, Enrico Brignano e tanti altri artisti che hanno vissuto,
direttamente o indirettamente, il fascino e l'influenza del mondo Disney, il compito
di condividere le loro emozioni con quelle degli spettatori, perché i film
e le storie di Walt Disney sono un'eredità che appartiene a tutti, in
particolare a coloro che non dimenticano mai di essere stati bambini.