Spirit
cavallo selvaggio
Se
amate la libertà e godere della bellezza delle verdi
praterie, non dovete perdervi l'ultimo film d'animazione
della DreamWork di Steven Spielberg: "Spirit, cavallo selvaggio".
Le tecniche di animazione sono eccellenti, così pure
gli sfondi sbalorditivi per la lucentezza dei colori, sia
che si tratti delle foreste, che del cielo o dei fiumi.
Si è vero, è stato fatto un largo uso della
computer grafica, ma non si vede, lo si può solo
intuire e il film ha quindi tutto il gusto del classico
cartone animato tradizionale.
L'ambientazione
del cartone animato è tipicamente western e il protagonista
principale è un bellissimo stallone: Spirit. La storia
di Spirit inizia con la presentazione del personaggio che
inizialmente vive in piena libertà in un branco di
cavalli selvaggi, dove svolge il ruolo di leader. Ma con
l'arrivo dell'uomo bianco le cose cambiano e Spirit viene
catturato dai soldati americani che cercano di domarlo.
Durante la sua prigionia Spirit, non perde occasione per
cercare una via di fuga e un attimo di distrazione da parte
dei suoi sorveglianti. Qui Spirit conosce un giovane ragazzo
indiano, appartenete alla tribù dei Sioux Lakota
chiamato Piccolo Fiume, che come lui è stato fatto
prigioniero dai bianchi. I due uniti formano una formidabile
coppia, in quanto uniscono le loro eccellenti doti di astuzia,
coraggio e forza. Riescono quindi a fuggire e vengono inseguiti
dai soldati.
Il film inizia quindi a essere ricco di azione con inseguimenti
mozzafiato dove Spirit mette in mostra tutta la sua straordinaria
bellezza e potenza. In questa avventura c'è anche
uno sfondo amoroso, infatti Spirit riuscirà a conquistare
anche il cuore di Rain, una bellissima puledra pezzata.
Belle le musiche "country", curate da Zucchero
per quanto riguarda la versione italiana del film.