"Sui
monti con Annette" (Titolo Originale: Arupusu Monogatari
Watashi no Annette), il cartone animato prodotto dalla
Nippon Animation nel 1983, con la regia di Kouzou kusuba
e disegnato da Kenji Yoshida, fa parte del progetto
World
Masterpiece Theater
Annette è una vivace bambina di nove anni dal temperamento
deciso, che vive in un tranquillo paesino della Svizzera,
Rossinière. Tutti gli abitanti del villaggio le vogliono
bene ed è sempre circondata da tanti amici. Tra questi
c'è il tenero e sbadato Lucien, con il quale la bambina
stringe una profonda amicizia. Il cartone animato è
stato trasmesso recentemente s ul canale digitale terrestre
Boing, il 17 settembre 2008 (lunedì, mercoledì,
venerdì e domenica) alle ore 23.30.
Insieme
ai suoi coetanei Annette trascorre il proprio tempo
tra la scuola e i giochi: uno dei suoi passatempi preferiti
è andare in slitta. Infatti è usanza a Rossinière, organizzare
annualmente una gara di slitta: Annette vi partecipa
decisa ad arrivare prima, anche del suo degno e abile
rivale Lucien: nonostante i buoni presupposti perderanno
entrambi la gara (in verità Annette avrebbe ottenuto
la vittoria se non fosse sbucata all'improvviso una
piccola lepre spaurita, che la bambina pur di non investire,
evita cadendo dalla slitta). Nel frattempo il signor
Fernandel, amico di Pierre (padre di Annette), lo sollecita
a raggiungere prima possibile sua moglie Francine (le
cui condizioni di salute, già cagionevoli a causa di
un debole cuore, peggiorano in seguito alla gravidanza).
Così,
dopo aver dato alla luce Dany, uno splendido maschietto,
il cuore di Francine non resistendo alle fatiche del
parto cessa di battere… È la vigilia di Natale, una
vigilia che rimarrà impressa per sempre nel cuore della
bambina. Prima di morire Francine si fa promettere da
Annette di prendersi cura del suo fratellino e di non
abbandonarlo mai. Infatti sarà lei ad impedire al padre
di affidarlo seppur per breve tempo a degli estranei,
assumendosi ogni responsabilità. Per fare questo però
decide con rammarico di abbandonare la scuola e di continuare
gli studi a casa con l'aiuto di Lucien (che le avrebbe
portato quotidianamente gli appunti delle lezioni).
Ma
il generoso maestro, consapevole della difficile situazione,
pur di non lasciare indietro un'allieva tanto diligente,
si offre di darle delle lezioni in privato; nonostante
i grossi sacrifici, la piccola accoglie di buon grado.
Il tempo scorre sempre più faticoso per Annette (che
pure non si lamenta mai di nulla), finché un giorno
il padre scrive una lettera ad una sua anziana prozia
(zia Caude), invitandola a stare con loro, così da assumere
la cura di Dany e dei lavori domestici. Da subito la
decisione di Pierre si rivela giusta e sensata: zia
Claude accetta volentieri l'invito e presto le sue premure
conquistano tutta la famiglia. Annette torna nuovamente
a scuola e ai suoi giochi spensierati, mentre il piccolo
Dany cresce forte, sano e anche po' viziato dalla sorella
maggiore, che lo adora e per lui farebbe qualsiasi cosa.
Un
giorno però succede una disgrazia: a causa di Lucien,
Dany cade da un burrone; si salverà per miracolo, ma
perderà completamente l'uso delle gambe. Annette, accecata
dal risentimento, non perdona Lucien, che ritiene unico
colpevole dell'accaduto e con una risolutezza da far
invidia a qualsiasi adulto non gli rivolgerà più la
parola. Lucien, afflitto da un profondo senso di colpa
e di perdita, non saprà darsi pace; così promette a
se stesso di trovare il modo per portare Dany in città
e farlo curare dai migliori specialisti, così da fargli
riacquistare l'uso delle gambe. Ma prima che ciò possa
accadere ci vorrà del tempo, intanto succederanno altri
eventi, alcuni dei quali spiacevoli ed ingiusti, altri
teneri e malinconici.
"Là
sui monti con Annette", tratto dal romanzo "Tesori tra
la neve" (1950), di Patricia St. John, è un intreccio
di forti e contrastanti sentimenti, che si traducono
in una storia tragica, spesso ingiusta, ma anche molto
coinvolgente. Certe volte la durezza di Annette può
sembrare discutibile, quasi a non credere che una ragazzina
possa provare sentimenti tanto accesi e fare scelte
di natura irremovibile. Del resto Dany rappresenta per
la protagonista l'unico legame concreto con la madre
defunta. Il suo attaccamento verso il piccolo, va ben
oltre l'affetto fraterno: è un amore sofferto, materno.
Dany per Annette ha priorità assoluta su qualsiasi altro
legame e per lui darebbe la vita. Questo cartone animato
rende in modo impeccabile la profondità dell'animo umano,
le sensazioni contrastanti (spesso anche malvagie) che
lo invadono e che lo caratterizzano già a partire da
una giovane età. Complici anche i disegni e le animazioni,
che sono molto belli (soprattutto i paesaggi) e ben
condotti.