Padre
Pio - Il santo per il terzo millennio
Chi è Padre Pio da Pietrelcina, il frate cappuccino con
le stigmate che papa Giovanni Paolo Il ha dichiarato 'beato'
il 2 maggio 1999 e 'santo' il 16 giugno 2002? E' questo
l'interrogativo che fa da filo conduttore alla storia creata
da Fabio Fenzo e magistralmente illustrata da Stefano Voltolini;
rispondere a questa domanda, però, non è così facile come
si potrebbe pensare, anche se ormai sul frate di San Giovanni
Rotondo si sono scritti un migliaio di libri, mandate in
onda ore di trasmissioni televisive e fatti perfino due
film. Di Padre Pio tutti sanno che è stato un frate cappuccino,
un sacerdote che ha confessato una schiera infinita di penitenti,
dotato di molti doni soprannaturali come quello di saper
leggere nell'anima delle persone e che a un certo punto
della sua vita ha ricevuto le stigmate. Di lui poi esistono
tante raffigurazioni nell'immaginario della gente: il taumaturgo
(capace cioè di fare miracoli, di guarire degli ammalati),
il profeta, il 'santone', ma - soprattutto per quelli che
l'hanno conosciuto di persona - il 'padre'. Indubbiamente
dev'essere stato e deve essere ancora oggi un tipo straordinario,
se milioni di persone accorrono ogni anno (7.500.000 nel
1999) alla sua tomba, a San Giovanni Rotondo. Qual' è dunque
il segreto, la forza straordinaria di Padre Pio? E' quella
che viene dalla santità, che è poi come dire l'amore, quell'amore
che l'ha spinto a prendere su di sé - in unione con il Cristo
del Getsemani - il peccato e le sofferenze del mondo per
espiarle, che l'ha spinto a fare una promessa solenne: "Quando
morirò, chiederò al Signore di farmi sostare sulla soglia
del Paradiso e non entrerò fino a quando non sarà entrato
l'ultimo dei miei figli spirituali"
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