Caffe'
Kichijoji
Se
non avete mai provato quella sensazione di piacevolezza
che resta nel cuore una volta terminata una storia a fumetti
davvero simpatica, allora è proprio tempo di leggere Cafè
Kichijoji, divertentissima commedia concepita da Yuki
Miyamoto e disegnata da Kyoko Negishi per l'editrice giapponese
Shinshokan, e già in corso negli Stati Uniti sotto il
marchio Digital Manga. Un fumetto, questo, che non prendendosi
- volutamente - sul serio, racconta le avventure e le
disavventure di un gruppo di ragazzi, tutti dipendenti
del locale che dà il titolo all'opera (a sua volta ispirata
dal quartiere di Tokyo chiamato, appunto, Kichijoji) dove
la storia vede gran parte della propria evoluzione. Alle
atmosfere scanzonate si mescola un tema particolarmente
caro ai giapponesi: il cibo, che da sempre offre in tutto
il mondo e a tutti quanti l'occasione di soddisfare la
gola e di godere della compagnia dei propri ospiti. Ma
attenzione: non si tratta di un libro di cucina! Per quanto
non mancherà l'occasione di venire a conoscenza di prelibatezze
tutte orientali, sarà facilissimo calarsi nei panni di
ciascun personaggio, e impossibile non trovarne neanche
uno che in qualche modo ci somigli o che ci ricordi qualcuno:
ci sono l'effeminato, il precisino maniaco della pulizia,
l'occultista, il forzuto... e per quanto si tratti senza
dubbio di stereotipi, è proprio su questo che viene giocata
la comicità di ogni singola situazione, dal rito voodoo
che prevede d'inchiodare pupazzetti di paglia per ogni
dove, all'ingrata occupazione di sturare tazze di wc ricolmi
di rotoli di carta igienica, all'inquietante ritrovarsi
legati come salami nel retrobottega