Wolverine:
l'immortale
Chi
si aspetta un seguito delle precedenti avventure del mutante rude e sensuale
Logan resterà sorpreso. In questo episodio dedicato al celebre personaggio
della Marvel, a farla da padrone sono i sentimenti, l'introspezione e l'azione
che si espleta in combattimenti emozionanti. L'incipit del film può confondere
per qualche minuto con diversi flashback nel passato di Wolverine
che si intercalano alla narrazione del tempo presente. Ecco quindi una scena che
si apre su un lontano passato ambientato durante la seconda Guerra mondiale, nella
Nagasaki pre-atomica. Sta per esplodere la bomba, i soldati cercano di abbandonare
il campo di battaglia e un giovane militare in fuga, Yashida, si trova in seria
difficoltà.
Logan
gli salva la vita e riceve come ringraziamento una preziosa katana che però rifiuta,
promettendo di andarla a prendere in un'altra occasione. Nel presente invece troviamo
un Wolverine solo, smarrito, fuggiasco. Capelli e barba lunghi, abiti
ridotti quasi in cenci. I colori caldi delle scene di guerra lasciano
il posto ai blu e ai viola che enfatizzano un paesaggio gelido, come l'animo del
protagonista. Sono i sensi di colpa per la morte di Jean che tormentano Logan,
sotto forma di incubi, da cui cerca di sottrarsi dopo essersi lasciato alle spalle
gli X-men e rinnegato il suo nome di battaglia.
Inizia la lotta interiore e la ricerca di una normalità irraggiungibile. Se negli
altri episodi dedicati al supereroe, l'introspezione era rivolta al recupero dei
vuoti mnemonici della sua esistenza, in questo si assiste alla ricerca
della mortalità che può liberarlo dal tormento.
Vivere
una vita eterna, quando si sono persi gli affetti e non si ha più alcuno scopo,
è una condanna. Logan si trascina in un villaggio, come un animale ferito, rabbioso.
Sfoga il suo temperamento alla prima occasione utile, all'interno di un bar. Alla
scena assiste una giovane dai tratti orientali e una chioma rossa fluente
che da prova delle sue abilità con la spada. -Ti cercavo da due anni-
dice la donna, finito il combattimento, rivolgendosi a Logan e spiegandogli
che il suo capo vuole parlare personalmente con lui. L''azione si sposta in un
Giappone sospeso tra modernità, fatta di insegne al neon e grattacieli che contrastano
con le case dalle pareti di carta di riso, come vuole la tradizione.
Ma
il Giappone è anche lo scenario dove in passato Wolverine aveva amato profondamente
una donna, Mariko, che avrebbe sposato se non fosse intervenuto il padre della
ragazza. Quest'amore segreto è un ulteriore piano su cui si svolge la
narrazione. La bellissima donna è ora sposata con un potente uomo d'affari
giapponese, spregiudicato, arrogante e con principi moralmente discutibili. Il
suocero della donna è un'altra figura chiave della storia, legato da rapporti
loschi con The hand, un'organizzazione di pericolosi ninja con
le caratteristiche di un clan mafioso. Gli scontri tra Wolverine e questi guerrieri
sono ricchi d'azione e gradevolmente scenografici, forse a tratti
un po' troppo simili ai combattimenti del game Mortal Kombat, un po' prevedibili
ed enfatizzati.
Cambiando
ancora scena, troviamo la giovane guerriera dai capelli rossi, Yukio,
che asume il ruolo di body guard di Logan, esperta di arti marziali e
con un'inclinazione particolare verso la chiaroveggenza. La donna conduce Wolverine
al cospetto del suo capo. L'uomo anziano e malato, sdraiato su un futuristico
lettino di pioli mobili in metallo, altri non è che il giovane soldato
salvato durante il bombardamento di Nagasaki da Logan. L'intento dell'incontro
sembra essere mosso dal desiderio di sdebitarsi, dopo ben 60 anni, dal favore
ricevuto dal supereroe. Il vecchio conoscente prospetta a Logan la possibilità
di vivere una vita normale dove la morte metterebbe fine al suo essere ronin,
guerriero senza padrone e senza legami che conduce una vita da nomade.
Logan
è scettico, fortemente convinto che la sua natura non possa essere modificata,
ma il vecchio sostiene di possedere una cura che potrà renderlo mortale inibendo
il suo potere di rigenerazione. A tale proposito fa la sua comparsa un'altra carismatica
figura femminile, Viper, bionda seducente e sinuosa proprio come
un serpente, dall'aspetto angelico, ma che nasconde un'inquietante personalità.
Chimico, capitalista e alchimista, come lei stessa si definisce, ha il potere
di succhiare la linfa vitale dalle persone e diminuire la capacità rigenerante
di Logan. Le intenzioni di questo personaggio, ripreso dal Madame
Hydra del fumetto Marvel, non sono certo dettate da spirito compassionevole
e dietro l'apparenza sexy e accondiscendente si rivelerà un pericoloso
nemico di Wolverine.
Con
i poteri diminuiti, Logan è vulnerabile, quasi come un mortale,
ma deve comunque difendersi dai pericolosi ninja di The hand, dagli attacchi
infidi di Viper e di un misterioso guerriero, il samurai d'argento, così chiamato
per l'antica armatura da samurai interamente di color argento che lo ricopre.
Potente e atletico, sembra sovrastare Logan nel combattimento che ha il sapore
degli scontri con i grossi boss dei MORPG. Le scene d'azione sono numerose e ben
orchestrate, come quella del funerale dove si assiste alla lotta acrobatica di
Yuko, o quella alla Speed di Keanu Rivers dove Logan ha un emozionante
duello interamente combattuto sul tetto di un treno ad alta velocità
in corsa. Ottima la resa delle inquadrature soggettive che si alternano a quelle
a tutto campo e che danno la sensazione di salire e scendere dal treno per un
effetto al cardiopalma.
In
generale la trama ha seguito le linee principali della miniserie a fumetti
di Claremont dei primi anni 90. Le ambientazioni rispecchiano fedelmente
il gusto nipponico che il regista ha intenzionalmente deciso di trasmettere in
quest'episodio "esotico" di Wolverine, volendosi discostare nettamente dagli altri
che lo vedono come protagonista. La pellicola convince per gli effetti
speciali utilizzati nei combattimenti e per le scene d'azione davvero
coinvolgenti che regalano una nuova veste a una serie ultimamente un po' troppo
alleggerita nel plot. Quasi due ore di visione da seguire tutte d'un fiato.
| Titolo
originale: | The
Wolverine |
Nazione: | USA |
Anno: | 2013 |
Genere: | Azione,
Fantascienza, Fumetto |
Durata: | 104' |
Regia: | James
Mangold |
Attori: | Hugh
Jackman, Naturi Naughton, Kelly Hu, Will Yun Lee, Brian Tee, Hiroyuki Sanada,
Hal Yamanouchi, Tao Okamoto, Rila Fukushima, Svetlana Khodchenkova |
Sito
ufficiale: | http://www.wolverinelimmortale.it/ |
Produzione: | Marvel
Enterprises, Twentieth Century Fox Film Corporation |
Distribuzione: | Twentieth
Century Fox |
Uscita
: | 25
Luglio 2013 (cinema) |
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