Totò
Sapore
Dopo
Opopomoz di Enzo D'Alò ecco uscire nelle sale cinematografiche "Totò
Sapore" un'altro bellissimo film d'animazione italiano per la regia di Maurizio
Forestieri e prodotto dalla fabbrica dei sogni italiana: la Lanterna Magica già
produttrice di altri cartoni animati famosi come La gabbianella e il gatto e Aida
degli alberi. Come Opopomoz anche Totò Sapore è ambientato a Napoli
e precisamente nel 1700, quando un giovane cantastorie intratteneva la popolazione
affamata raccotandogli storie che avevano come tema principale il cibo: pranzi
succulenti, pietanze abbondanti e sopraffine, lecornie gustosissime che anche
se non sfamavano, almeno servivano a dare al pubblico un pò d'illusione
e allegria. Totò Sapore, armato di chitarra, grancassa sulla schiena, piatti,
sonagli sulla fronte e tanta gioia era dunque atteso con impazienza dai suoi amici,
con i quali condivideva la precarietà del cibo e la povertà. Il
suo sogno era quello di poter diventare un giorno il più grande cuoco del
Regno di Napoli. La
vita di Totò Sapore inizia a cambiare quando fà amicizia con Pulcinella,
che gli regala quattro pentole: Marmittone un grosso pentolone brontolone e autoritario,
Sora Pasta una vecchia pentola dolce e materna, Pentolito un piccolo e vivace
pentolino e Tegamino molto simile ad un cagnolino. Queste quattro pentole apparentemente
inutilizzabili, hanno in realtà un grande potere magico, grazie al quale
possono trasformare qualsiasi ingrediente, anche il più schifoso, in un
piatto squisito. Così, grazie a questi quattro tegami, Totò Sapore
riesce ad esaudire il suo sogno diventando il miglior cuoco del re di Napoli e
ad attirarsi l'invidia del cuoco francese Mestolon, padre
della bella Confiance. Fra Totò Sapore e Confiance nasce l'amore e questo
attira anche le ire della strega Vesuvia, la regina del male padrona delle pentole
magiche e invidiosa di tanta felicità. A causa di un'antico maleficio,
la strega è costretta a vivere rinchiusa dentro il vulcano Vesuvio, se
uscisse si ritroverebbe di colpo pietrificata, ed è per questo che invidia
tutti i napoletani felici che vivono all'aria aperta. Grazie all'alleanza con
il malefico Mestolon,
la strega riuscirà a scatenare un finimondo reimpossessandosi delle pentole magiche,
a far perdere l'amore a Totò Sapore e a scatenare una guerra, con le truppe francesi
che entrano e occupano la città di Napoli. Quando ormai tutto sembra perduto,
il geniale Totò Sapore grazie al suo coraggio e alla sua fantasia inventa
un cibo che riuscirà a dare la gioia a tutti: la pizza.
La
storia di Totò Sapore è ispirata al racconto di Roberto Piumini
"Il cuoco prigioniero", mentre le musiche e i canti sono di Eugenio
Bennato, noto per le sue tarantelle napoletane e lo studio sulla musica etnica
partenopea.
Il
doppiaggio dei personaggi è affidato nientemeno che a Mario Merola, Lello
Arena e Francesco Paolantoni.