Si
alza il vento
Si alza il vento
© Studio Ghibli |
L'appuntamento
nei cinema italiani è per i giorni 13 - 14 - 15 -16 settembre
2014, ma negli USA e in Giappone, il lungometraggio (forse l'ultimo
a quanto ha dichiarato il regista) di Miyazaki prodotto da Studio Ghibli è stato
proiettato lo scorso anno. Data la vasta eco che solitamente hanno i lavori di
Miyazaki in Italia, si prospetta un grande successo anche per quest'ennesima animazione
dove non mancano riflessioni sull'umana condizione, sulle tragedie naturali e
causate dagli uomini. La
vicenda narrativa si apre su un giovane Jiro Horikoshi, un bambino con
una grave forma di miopia, che sogna di diventare pilota di caccia. Sdraiato
nel suo letto sogna di volare su un aereo velocissimo, ma subito dopo l'aereo
viene attaccato e precipita. Jiro si sveglia. In un altro sogno incontra Gianni
Caproni, ingegnere aeronautico italiano che gli suggerisce di costruire aerei
piuttosto che pilotarli, perché i piloti, quasi mai fanno ritorno. Jiro scopre
così la sua vera vocazione e va a studiare ingegneria a Tokyo. Durante il viaggio
conosce una giovanissima Nahoko Satomi, con la quale recita le famose frasi del
poeta Paul Valéry, "Si alza il vento, dobbiamo cercare di sopravvivere", che sarà
poi la vera essenza di tutto il film.
All'improvviso
un grande terremoto, quello di Kanto del 1923, sconquassa
campi, colline, abitazioni. Il treno si ferma. La gente
fugge. I villaggi prendono fuoco. La cameriera di Nahoko
si ferisce a una gamba. Jiro le stecca l'arto ocl suo compasso
e accompagna le due donne al loro villaggio. Il ragazzo
va via senza lasciare nessun indizio per rintracciarlo.
Tornato a Tokio trova il suo istituto in fiamme e dei colleghi
che cercano di salvare i libri. Scena emblematica quanto
toccante. Il ragazzo si applica costantemente negli studi,
trascurando anche la famiglia, ma ne vale la pena poiché
è un'eccellenza. Finiti gli studi va a lavorare per la Mitsubishi
e in seguito in Germania dove capisce cosa manchi ai caccia
giapponesi e come fare per migliorarne le tecnologie. Intanto
però assiste a un raid della Gestapo, cosa che compromette
la sua permenenza in Germania.
Jiro
continua ad applicarsi incessantemente sul lavoro fino a
ottenere una promozione grazie alla quale potrà progettare
un aereo caccia per la marina. Il progetto però fallisce.
Jiro, sconsolato, va a trascorrere qualche giorno di vacanza
nell'isolata località turistica di Karuizawa. Mentre passeggia
per un sentiero in collina, una giovane ragazza dipinge
sotto un ombrellino. A un certo punto si alza un
vento impetuoso e l'ombrello sfugge alla presa della donna.
Qualche metro sotto la giovane, nello stesso sentiero dove
passeggia Jiro, si trova il padre della ragazza, ma non
riesce ad afferrare l'ombrellino che si blocca solo tra
le mani di Jiro, che lo restituisce all'uomo. Nel ristorante
dell'albergo i due ragazzi si scambiano qualche sguardo
furtivo. Si incontrano presso una fonte e Nahoko si fa riconoscere,
anche se sono passati due anni ci tiene a ringraziarlo per
la volta del terremoto.
Nahoko
è malata, soffre di tubercolosi, per questo si trovava in
quella località di villeggiatura. La malattia costringe
la ragazza a ricoverarsi presso un sanatorio in alta montagna.
Intanto Jiro è perseguitato dalla polizia, per questo trova
rifugio presso il suo super visore signor Kurokawa. Nahoko
prende un treno e si reca da Jiro, decisa a trascorrere
con lui gli ultimi istanti di vita che le restano. I due
ragazzi si riabbracciano in una scena fin troppo stereotipata
alla stazione. Giunti a casa di Kurokawa chiedono
ai due coniugi di sposarli. I ragazzi, una volta
uniti in matrimonio, possono convivere. La donna però peggiora,
avrebbe bisogno di tornare in montagna, ma non vuole lasciare
il marito. Jiro dal canto suo non vuole rinunciare ai suoi
progetti ambiziosi.
In
una visita di Kayo, sorella di Jiro, che è ormai prossima alla laurea in medicina,
dice al fratello che la situazione della moglie è veramente grave e che se tiene
alla sua vita deve portarla in montagna immediatamente. I giovani sposi però non
cambiano le loro decisioni. Jiro parte quindi per collaudare un suo nuovo prototipo,
il Mitsubishi A5M, areo dalla velocità sorprendente, il modello zero sarà quello
utilizzato durante l'attacco di Pear Harbor. Il sogno di Jiro si sta realizzando.
Nahoko, invece, sentendo la morte vicina, è ritornata all'insaputa di tutti nel
sanatorio in montagna. In un ultimo sogno Jiro incontra ancor una volta Caproni
a cui esterna la sua frustrazione. Il finale riserva una scena ad alto contenuto
emotivo e un messaggio di speranza. Anche
con questo lungometraggio Miyazaki scandaglia le inquietudini e gli errori dell'umanità,
e lo fa con toni cupi di grigio, senza mai eccedere e scivolare nel tragico. I
sui sono spunti di riflessione, imput per ragionare sui peggiori errori della
razza umana. Narrazione forse un po' lenta, ma ricca di suggestioni e riferimenti
storici di grande precisione.
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Titolo
originale: | Kaze
Tachinu | Nazione: | Giappone |
Anno: | 2013 |
Genere: | Animazione |
Durata: | 126' |
Regia: | Hayao
Miyazaki | | |
Produzione: | Studio
Ghibli | Distribuzione: | Lucky
Red | Uscita
: | 13
Settembre 2014 al cinema | | |
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