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Ribelle - The Brave
Merida

Ribelle - The brave
La principessa Merida - Ribelle - The brave
© Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures

Introduzione
Inizialmente intitolato “The Bear and the Bow” (in italiano, L’Orso e l’Arco), “Brave” (ovvero Coraggiosa) è un film d’animazione del 2012 prodotto dalla Pixar Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Realizzato interamente con la tecnica grafica della CGI (Computer Generated Imagery), il film racconta le avventure fantastiche di una giovane principessa che, come in tutte le migliori fiabe Disney, vuole liberarsi dalle convenzioni sociali imposte dal suo ruolo di futura regina ed erede al trono di suo padre. Dopo una lavorazione durata ben sei anni, il film è uscito negli Stati Uniti il 22 Giugno del 2012, mentre sarà proiettato nelle sale italiane a partire dal 5 settembre 2012 con il titolo “Ribelle – The Brave” (con cui la Walt Disney Company Italia ha sostituito il precedente “Brave – Coraggiosa e ribelle”).

Ribelle - The brave
Il re Fergus e la regina Elinor - Ribelle - The brave
© Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures

La storia
La vicenda è ambientata nell’antica e misteriosa Scozia medioevale. Il mastodontico Re Fergus, sovrano del clan dei DunBroch, regala un magnifico arco alla giovanissima figlia Merida in occasione del suo compleanno. La bambina, eccitata per il dono, comincia immediatamente ad esercitarsi però scaglia una freccia troppo lontano e quindi deve andare a recuperarla dal tronco dell’albero in cui si è infilzata, in un bosco posto vicino all’accampamento dove si trova con i suoi genitori. Qui le compare una lunga fila di fuochi fatui e comincia a inseguirli ma è costretta a tornare indietro richiamata dalla madre, la Regina Elinor. La piccola fa appena in tempo a tornare tra le braccia di sua madre quando un gigantesco orso inferocito attacca l’accampamento. E’ Mor’du, una vecchia conoscenza di Re Fergus che da tempo cerca di stanarlo. Merida riesce ad allontanarsi dal posto con sua madre, mentre Fergus si scaglia coraggiosamente contro l’orso e inizia a combattere con lui. Anni dopo vediamo Fergus esercitarsi nel combattimento con alcuni soldati e scopriamo che purtroppo, durante il combattimento col terribile Mor’du, ha perso la sua gamba sinistra, ora sostituita con un arto di legno. Nel frattempo, la Regina Elinor ha dato alla luce tre bambini, tre pestiferi gemelli identici di nome Harris, Hubert e Hamish. Merida, invece, è diventata una bella ragazza ma è dotata di uno spirito ribelle che la spinge a mal sopportare le tradizioni antiquate e i vincoli imposti dalla vita di corte.

Ribelle - The brave
Lord MacGuffin, Lord MacIntosh e Lord Dingwall - Ribelle - The brave
© Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures

Un giorno la Regina le comunica che secondo le leggi del loro clan dovrà andare in sposa a uno dei principi dei clans alleati con suo padre e, per convincerla ad accettare la situazione, le racconta la legenda di un Principe che in passato aveva rovinato il suo stesso Regno, quindi le chiede di non rifiutare il matrimonio perché questo potrebbe danneggiare il potere di suo padre. L’avvertimento preoccupa Merida ma non la aiuta a rassegnarsi a questa decisione presa dai genitori senza consultarla. Tuttavia, i Signori di ciascun clan (Lord MacGuffin, Lord MacIntosh e Lord Dingwall) sono ormai giunti nel Regno di Fergus per presentare a Merida i rispettivi primogeniti e sono agguerritissimi tanto che immediatamente si scatena una rissa, alla quale prende parte anche lo stesso Re. La lotta si ferma solo quando la Regina Elinor prende in mano la situazione (e le orecchie dei contendenti) riportando finalmente l’ordine, quindi la donna declama il regolamento dei cosiddetti Highland Games: i principi di ciascun clan, purché primogeniti, dovranno sfidarsi in una serie di giochi e solo il vincitore conquisterà la mano di Merida quindi, sposandola, potrà diventare re. Tuttavia a sorpresa, dopo una pessima esibizione dei principi in una sfida di tiro con l’arco, Merida, in quanto primogenita del clan DunBroch, reclama il suo diritto a prendere parte ai giochi per conquistare la sua mano e la sua libertà, e con l’arco regalatole dal padre centra tutti e tre i bersagli.

Ribelle - The brave
Merida in fuga con il suo cavallo - Ribelle - The brave
© Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures

La Regina Elinor, infuriata per la bravata della figlia che ha messo in imbarazzo tutto il Regno, ha un’accesa discussione con lei ed entrambe se ne dicono di tutti i colori: prima Merida accusa Elinor di non aver mai ascoltato i suoi desideri e di volerla obbligare a essere come lei contro la sua natura, poi con una spada sfregia un arazzo che la ritraeva insieme ai genitori mentre la Regina getta nel fuoco l’arco della figlia. La ragazza allora scappa via dalla stanza e non fa in tempo a vedere che la madre, pentita per il brutto gesto, tira fuori l’arco dal camino salvandolo dalle fiamme. Intanto Merida fugge in sella al suo cavallo nel bosco ma viene disarcionata dal destriero che si rifiuta di entrare all’interno di un cerchio composto da antiche rovine. Qui ancora una volta Merida vede la scia di fuochi fatui e decide di seguirla fino a giungere in una piccola casetta di legno colma di oggetti, anch’essi di legno, intagliati da un’anziana signora che in realtà si rivela essere un strega. Dando come pagamento un suo medaglione, Merida chiede alla strega di ideare un incantesimo per aiutarla a cambiare sua madre, sperando che in questo modo si modifichi anche il suo destino, e la strega accetta di farlo. Prima di preparare l’incantesimo, però, le mostra un anello con un simbolo impresso sopra e le dice di averlo ricevuto da una persona che, come Merida, le aveva richiesto un incantesimo per cambiare il suo destino. La pozione preparata dalla vecchina assume la forma di una torta che Merida dovrà far mangiare a sua madre. Non appena la ragazza esce dall’abitazione con la torta fra le mani, la casetta di legno scompare insieme alla sua inquilina. Merida ritorna al castello e offre la torta alla madre come pegno di riappacificazione ma Elinor, poco dopo averla mangiata, si sente male e poi si trasforma in un gigantesco orso bruno, mantenendo la sua coscienza umana ma perdendo la possibilità di parlare.

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I tre fratellini di Merida - Ribelle - The brave
© Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures

Fergus percepisce che c’è qualcosa di strano nel castello e parte alla caccia dell’orso insieme ai membri dei clan, ma Merida, grazie anche all’aiuto dei suoi tre fratellini che distraggono i soldati, riesce a portare Elinor fuori dal palazzo sana e salva. Tuttavia non si rende conto di aver lasciato i golosissimi fratelli pericolosamente vicini alla tortina incantata. Intanto la ragazza si reca con la madre alle rovine sperando che i fuochi fatui la conducano ancora una volta alla strega ma in giro non c’è traccia alcuna nemmeno della casetta. Elinor si addentra nel bosco lì vicino e Merida la segue finché si ritrovano nella strada percorsa dalla ragazza poche ore prima. Finalmente ritrovano la casetta però scoprono che è completamente vuota ad eccezione di un grosso calderone da cui si sprigionano dei fumi colorati che assumono le sembianze della strega e cominciano a parlare: la vecchina, che è andata via per un po’, ha dimenticato di rivelare a Merida un importante effetto collaterale dell’incantesimo e cioè che se non lo spezzerà prima dell’alba del secondo giorno, questo diventerà permanente e la madre non potrà più tornare umana. Inoltre, come suggerimento per spezzare la maledizione, la strega suggerisce a Merida di guardarsi bene dentro e di cercare di “riparare il legame lacerato dall’orgoglio”. Ormai, però, è calata la notte e le due sono costrette a dormire all’addiaccio sotto una pioggia scrosciante, riparate solo da alcune assi di legno.

Ribelle - The brave
La principessa Merida - Ribelle - The brave
© Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures

Il mattino seguente madre e figlia trascorrono del tempo insieme pescando e cominciano pian piano a ricucire il loro rapporto, ma Merida si rende conto che l’incantesimo sta diventando inesorabilmente permanente perché sempre più spesso Elinor perde il controllo di sé stessa e agisce proprio come un vero orso. Una nuova comparsa di fuochi fatui conduce le due alle rovine di quello che sembra essere un antico castello sulle cui rocce è impresso lo stesso simbolo dell’anello mostrato a Merida dalla strega. Da un bassorilievo scolpito ma spezzato, Merida intuisce che si tratta del reame della leggenda raccontatale dalla madre e, quando tocca il bassorilievo, rivede l’immagine del taglio fatto da lei sull’arazzo di famiglia quindi capisce che forse è quello lo strappo che dev’essere riparato. Poco dopo arriva il feroce Mor’du, che è probabilmente il principe della leggenda che ha subito lo stesso incantesimo di Elinor. L’orso la attacca e Merida riesce a salvarsi solo grazie all’intervento della madre. Dopo una fuga forsennata, è giunto il momento rientrare di soppiatto al castello per prendere l’arazzo e riparare lo strappo. Nel frattempo, però, i membri dei vari clan riuniti a palazzo sono stanchi di attendere e Re Fergus non riesce più a tenerli a bada. Merida, infiltratasi nel castello, interviene nella disputa e, interpretando i gesti di sua madre che si è nascosta in un angolo fingendo di essere un orso impagliato, spiega a tutti che ciascuno dovrebbe essere libero di seguire il proprio cuore per trovare l’amore e sposare chi ritiene più opportuno. Fortunatamente tutti i primogeniti dei clan sono d’accordo con lei e la situazione si risolve nel migliore dei modi. Ottenuta la riappacificazione fra i membri dei vari clan, Merida invita tutti a uscire fuori dal castello per festeggiare, così potrà avere terreno libero per raggiungere indisturbata l’arazzo insieme a sua madre e ripararlo prima che sia troppo tardi visto che ormai è già calata la notte. Purtroppo, una volta giunte nella stanza dell’arazzo, Elinor perde nuovamente il controllo di sé, mentre Fergus, entrato in camera in cerca della moglie, trova il suo vestito strappato a terra e, vedendo l’orso insieme a Merida, crede che sia Mor’du e che abbia ucciso la Regina.

I due hanno uno scontro violento durante il quale Fergus perde i sensi ma improvvisamente Elinor riprende coscienza di sé e fugge via dopo essersi accorta di aver ferito sua figlia. Re Fergus si risveglia e Merida cerca di spiegargli che l’orso non è Mor’du ma sua madre Elinor, tuttavia il padre non le dà ascolto e la chiude in camera sua per tenerla al sicuro dal feroce animale, poi parte per dare la caccia all’orso e vendicare la morte della moglie. Ancora una volta grazie all’aiuto dei fratelli, che si sono trasformati in cuccioli di orso dopo aver mangiato la torta, Merida recupera la chiave della sua stanza dalle grinfie dell’isterica balia e parte all’inseguimento del padre a cavallo, mentre contemporaneamente continua a rammendare l’arazzo. Intanto Elinor, in fuga nel bosco, raggiunge le antiche rovine dove, ormai in trappola e completamente circondata dai suoi inseguitori, viene catturata da Fergus che sta per ucciderla quando Merida interviene e combatte col padre per impedirgli di uccidere sua madre. Non fa in tempo, però, a spiegargli bene tutta la situazione perché Mor’du fa nuovamente la sua comparsa e li attacca, accanendosi su Merida. Quando Elinor vede che Mor’du sta per uccidere sua figlia, si libera con forza dalle corde con cui è legata e combatte coraggiosamente con l’orso finché riesce ad attirarlo vicino a un menhir che è sul punto di crollare. Sotto il peso del grosso macigno, Mor’du viene schiacciato e ucciso. Finalmente lo spirito del principe, libero dalla maledizione, può passare a miglior vita, non senza prima aver rivolto un cenno di ringraziamento col capo a Merida e sua madre. Intanto però l’alba è quasi alle porte, quindi Merida corre a prendere l’arazzo, che ha terminato di rammendare a cavallo, e lo poggia sulla schiena di Elinor. Non ottenendo subito il risultato sperato e vedendo sparire dagli occhi della madre ogni traccia di umanità, la ragazza crede di aver fallito e in preda a un pianto disperato si scusa con Elinor assumendosi per la prima volta la responsabilità della sconsideratezza del suo gesto. Elinor la perdona, così madre e figlia si riconciliano e, quando il sole arriva a illuminare l’arazzo con la “ferita” ormai riparata, Elinor riassume le sue sembianze umane così come i tre gemelli. La famiglia felicemente riunita può far ritorno al castello, mentre i clan ritornano alle rispettive terre. Mamma e figlia, forti ormai del loro nuovo e rinsaldato rapporto, possono ora affrontare il futuro insieme.

In una scena successiva ai titoli di coda, compare il corvo della strega che chiede a una guardia del castello di firmare per una consegna: si tratta di una serie di statue di legno che Merida avrebbe acquistato contestualmente all’incantesimo.

Il significato
L’intero film è incentrato sulla figura femminile, come accade in genere in tutte le fiabe della Disney, ma stavolta la Pixar fa un passo in avanti verso la modernità: non c’è la classica principessa in attesa adorante di un principe che, per il semplice fatto di averla salvata da un qualche orribile mostro o di averla presa in sposa, diventa il fautore del suo destino. In Brave ci sono solo due donne, una madre e una figlia, vittime e carnefici di un rapporto conflittuale che si fa anche conflitto generazionale: da un lato Elinor, totalmente presa dal suo ruolo di regina e legata alle convenzioni sociali di corte, dall’altro la principessa ribelle Merida, giovane a suo modo moderna eppure legata a un’idea dell’amore che si sceglie e non s’impone. Qui la donna è la primaria artefice del proprio destino perché ha finalmente acquisito la consapevolezza di poter decidere da sola come autorealizzarsi. Le poche figure maschili presenti nel film (il re Fergus, i capi dei clan, i tre gemelli) sono relegate a intermezzo comico tra un incontro/scontro e l’altro delle due donne protagoniste. A ciò si aggiunge il percorso di crescita e di maturazione di una ragazza ancora bambina che, per un atto di egoismo, mette a rischio la vita della propria madre ma poi si tramuta in una ragazza quasi donna, capace di riconoscere i suoi errori e, se possibile, di porvi rimedio autonomamente. Inoltre capisce che non è utopia l’idea di poter vivere serenamente un’esistenza libera ammettendo nella propria vita la presenza, seppur ingombrante, dei genitori. In questo modo viene soddisfatto anche l’intento didattico di tipo pedagogico-morale che sempre si cela dietro ogni storia fantasy che si rispetti.

Curiosità
Brave è la prima fiaba realizzata dalla Pixar, diretta tra l’altro dalla prima regista donna degli studios, Brenda Chapman, che ha ideato il progetto ispirandosi alle fiabe di Hans e Christian Andersen.
Per il suo lavoro, la Chapman ha scelto come protagonista dell’avventura una donna, cosa anche questa del tutto nuova nei films della Pixar.
Nonostante il carattere innovativo del progetto da lei proposto, Brenda Chapman ha abbandonato la lavorazione durante il percorso e la direzione è passata a Mark Andrews per i restanti 18 mesi di produzione.
E’ il primo lungometraggio ad aver utilizzato negli Stati Uniti e in Canada il formato audio Dolby Atmos, ma date le dotazioni tecnologiche degli altri Paesi, sarà proiettato altrove in Dolby Surround 7,1.
Per dare alla colonna sonora un’atmosfera più “scozzese”, vista l’ambientazione della storia, il compositore e autore Patrick Doyle ha utilizzato strumenti tipici della Scozia come cornamuse, arpe celtiche e bodhran.
Nella versione in Dvd e Blu-Ray che uscirà il 13 Novembre del 2012, ci saranno alcuni contenuti extra come il cortometraggio animato “La luna”, diretto dal genovese Enrico Casarosa, e il mini-film “La leggenda di Mor’du” in cui la strega di Brave racconta la leggenda che si nasconde dietro la storia del principe maledetto e del famelico orso.
L’uscita del film è stata preceduta di pochi giorni dall’uscita di un videogame prodotto dalla Disney Interactive Studios. Il gioco è disponibile per tutte le principali console (PlayStation 3, Xbox 360, Wii, Nintendo DS), ma anche per Pc e, nella versione mobile, per iOS e Android.
E’ stato anche pubblicato un libro, intitolato The Art of Brave (edito da Chronicle Books), in cui viene raccontata tutta la fase preparatoria prima della realizzazione del film vero e proprio, attraverso una serie di racconti della Chapman e dei disegnatori, fotografie, immagini, tavole disegnate, storyboard, ricostruzioni delle ambientazioni, studi coloristici e luministici.

Locandina di Ribelle - The Brave
Titolo originale: 
Brave
Nazione: 
USA
Anno: 
2012
Genere: 
Animazione 3d
Durata: 
100'
Regia: 
Mark Andrews, Brenda Chapman
Sito ufficiale: 
Produzione: 
Pixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione: 
Walt Disney Studios, Motion Pictures Italia
Data di uscita: 
05 Settembre 2012

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