L'uomo d'acciaio: il nuovo Superman

Il pianeta Krypton sta per implodere, la causa è dovuta all'esaurimento delle risorse del pianeta da parte dei suoi abitanti. Jor-El (Russell Crowe), scienziato e luminare del pianeta, si ritrova in una situazione delicatissima, non solo il suo pianeta è alla fine dei suoi giorni, ma si ritrova a contrastare un colpo di stato da parte del Generale Zod (Michael Shannon) e alla nascita di suo figlio: Kal-El (da grande Henry Cavill).  Jor-El decide di imbarcare suo figlio su una navicella, destinata a giungere su un pianeta molto lontano e giovane, dove gli abitanti sono simili ai Kryptoniani, questo pianeta è la Terra e Kar-El è il futuro Superman.

Mentre la navicella parte, il Generale Zod fallisce il suo colpo di Stato e viene condannato a vagare in un buco nero per l'eternità, assieme al suo manipolo di soldati. Il pianeta Kypton implode, nessuno degli abitanti sopravvive, tranne il piccolo Kar-El, che con la sua navicella raggiunge il Kansas (Smalville) e sarà ritrovato dai coniugi Kent (Kevin Costner e Diane Lane). Qui dovrà crescere non conoscendo ancora la sua origine ultraterrestre e questo, comporterà incupimenti, cambiamenti e delusioni. D'altronde Clark (nome datogli dai genitori adottivi) è ben diverso dagli umani, è superiore e ne è ben consapevole e sa che gli umani non sono ancora pronti ad accettarlo, poiché è nella natura umana diffidare di qualcosa sconosciuto e "incontrollabile". Tra diversi cambiamenti, di lavoro e città, Clark conoscerà Lois Lane (Amy Adamds), unica che lo comprenderà quel poco da far sì di potersi fidare di lei. In tutto questo, il Generale Zod riuscirà a svegliarsi da quel torpore infinito che lo imprigionava e avrà un solo obiettivo: ricreare Krypton - a sua immagine e somiglianza - su un pianeta giovane che offre molte opportunità: la Terra. Sarà Clark Kent/Kar-El a dover affrontare questa minaccia, non solo per difendere la Terra, il pianeta che lo ha ospitato e cresciuto, ma anche la sua parte Kryptoniana, che è ben legata al Generale Zod.

Superman è un personaggio ambiguo, forse unico supereroe che ha come suo alias un semplice umano. La sua figura è contrastata dalla sua doppia natura, terrestre e kryptoniano, ma in verità egli è parte e non parte di entrambi i mondi. Nel film si esalta questa situazione inconscia che l'eroe vive ogni giorno e non sempre nel pieno delle forze. La sua esperienza, in più riprese, appare cristologica, il sentiero che percorre - di non umano tra gli umani - atto a liberare e aiutare il genere umano, dal fatto che egli stesso si dichiara al mondo a 33 anni e che le parole del padre Jor-El - "Darai agli abitanti della Terra un ideale per cui lottare. Ti seguiranno. Incespicheranno. Ma poi ti raggiungeranno nel sole.E tu li aiuterai a realizzare meraviglie." - rimembrano la figura di Cristo, atta nel liberare il genere umano dal male. La scelta è ardua, come arduo è il tentativo di far appassionare fan (e non solo) a questo film, dietro le quinte infatti ci si è affidati al team che ha "ricreato" Batman, Christopher Nolan alla regia e David S. Goyer alla sceneggiatura. Il film inoltre si avvale di tecnologie d'avanguardia (3D) e di una colonna sonora, firmata da Hans Zimmer, di tutto rispetto, anche se ben distante dal theme di John Williams che i vecchi fan ricorderanno con dovuta emozione.

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