Arthur 3
- La guerra dei due mondi
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Europa Corp., Avalanche Productions, Apipoulaļ |
Film
del 2010 diretto dal regista francese Luc Besson, il celebre regista di Nikita
(1990), Il Quinto Elemento (1997) e Leon (1994). Tratta dallomonimo romanzo
del 2005 pubblicato dalla Mondadori come i precedenti, la pellicola chiude la
trilogia fantasy di cui lo stesso Besson è autore. Calatosi in un ruolo
inusuale, soprattutto per quanti erano abituati ai suoi thriller al fulmicotone,
nel corso della presentazione in anteprima al Future Film Festival di Bologna
il cineasta ha dichiarato: <In ognuno di questi personaggi cè
un po di me. Da bambino guardavo fuori dalla finestra e vedevo solo erba
e mucche. Avevo quindici anni quando ho visto la televisione per la prima volta.
Avrei voluto che un taxi volante passasse a prendermi: è così che
ho iniziato a far volare la fantasia>. Questa volta si rivolge quindi ai ragazzi
che rappresentano per lui un universo più complesso e sconosciuto, ma molto
più affascinante. I giovani sono come le spugne, sono in grado di assorbire
ogni cosa, ed è per questo che, per Besson, bisogna lanciare i giusti messagi
attraverso le immagini di un film o dalle pagine di un libro. E le sue convinzioni,
come le sue origini, traspaiono nelle tematiche affrontate nel teen-movie: ecologia,
rispetto per lambiente e amore per gli animali. Sono questi i sentimenti
che il nostro piccolo grande eroe Arthur ha cercato di far comprendere ai suoi
spettatori, adulti o bambini che siano. Siamo quindi giunti al terzo capitolo,
quello conclusivo, che segue Arthur
e il popolo dei Minimei e Arthur
e la vendetta di Maltazard: entrambi grandi successi di critica e pubblico.
Anche questa volta le musiche sono state interamente curate da Eric Serra, da
sempre al fianco di Besson, la sceneggiatura è invece stata affidata alla
brava Celine Garcia. Alla fotografia infine il pluripremiato Thierry Arbogast
(Gatto nero gatto bianco di Kusturika, Giovanna DArco di Besson). Distribuito
dalla Movieplex, questo 3D movie sarà nelle sale italiane dal 23 dicembre
visibile anche in modalità normale.
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La
storia del film
Ambientato negli Stati Uniti del 1960, e precisamente nello stato del Connecticut,
le avventure di Arthur riprendono dal momento in cui il perfido Maltazard riesce
a sfruttare il raggio lunare per diventare alto più di due metri con la
ferma intenzione di conquistare il mondo. Al contempo, Arthur è bloccato
nel suo microscopico corpo perché il portale in grado di riportarlo alle
sue reali dimensioni è stato distrutto. Il periodo di apparente tranquillità
sembra finito per i Minimei e il nostro eroe. Per affrontare al meglio i nuovi
pericoli è necessario estrarre la mitica spada conficcata nella roccia.
Tutti i tentativi della principessa Selenia e del fratellino Betameche sono però
vani ma, misteriosamente, Arthur ha unilluminazione e riesce incredibilmente
dellimpresa. Nel frattempo, nel mondi dei grandi, le cose non
vanno certo meglio. Laver visto il fantastico mondo dei Minimei ha provocato
nel padre di Arthur un disturbo psichico aggravato dal fatto che nessuno pare
voglia credere alle sue visioni: neanche ai due amici poliziotti arrivati a casa
per fargli visita. Un improvviso incontro-scontro con M gli farà però
presto cambiare opinione! Il piccolo eroe e suoi compagni fiutano il pericolo
e cercano in ogni modo di tornare in casa per recuperare la pozione custodita
dal nonno Archibald in grado di ridare al bambino le proporzioni normali.
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Intanto,
in città, Maltazard cerca di confondersi con la popolazione
locale e per riuscire in questo intento chiede aiuto al Dott. Stitch,
specializzato in protesi facciali. Temporaneamente bloccati in una
bolla daria Arthur, Selenia e Betameche si trovano faccia
a faccia con Darkos, il figlio di M: le cose si complicano! Un aiuto
inatteso arriva al nonno che, scaricando, riesce involontariamente
a portare, attraverso le condutture, i tre amici in casa.
In quello stesso istante bussa alla porta un improbabile Mago Mandrake,
in realtà M, che dice di essere venuto in aiuto del padre
malato. Darkos è ancora alle calcagna di Arthur che intanto
attraversa le stanze per raggiungere lambito studio di Archibald.
Lo fa grazie ad una locomotiva elettrica dove però è
costretto ad ingaggiare una strenua lotta con lo stesso Darkos sul
quale, grazie ad un furbo stratagemma, ha momentaneamente la meglio.
Maltazard viene introdotto in casa e presentato alla famiglio ma
mamma Rose ne resta colpita e sviene. E proprio in quei momenti
di trambusto che M scivola inavvertitamente sulla pallina da tennis
del cane e viene scoperto. Svelata la sua vera identità,
il malvagio ha la meglio sui guerrieri Bogo-Matassalai che erano
stati messi a difesa della casa: la famiglia è in trappola!
Arthur e compagni continuano la loro ricerca. Sono in studio ma
hanno una brutta sorpresa quando scorgono il nonno costretto a consegnare
la pozioni nelle mani di M. Tutto sembra perduto! Un colpo di scena
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Il
maldestro Darkos, sentendosi tradito dal padre, si confida con Arthur e accetta
di aiutare lui e il popolo dei Minimei. Ora serve un piano per recuperare la magica
boccetta dalle mani di Maltazard. Grazie a un elicotterino giocattolo i tre impavidi
protagonisti riescono quasi a raggiungere il tremendo nemico ma, purtroppo, questi
ha già usato la pozione per evocare il suo esercito personale per conquistare
prima la città e poi il mondo intero! Cosa si può fare? E
quando la situazione appare più disperata che non bisogna perdere le speranze
e così Arthur e compagni chiedono aiuto alle amiche api, le uniche in grado
di ricreare la miracolosa bevanda. Il pericolo incombe e il tempo stringe. Lesercito
nemico è pronto allassalto portando lo scompiglio in città:
la gente è sconvolta! Nel mentre, allinterno dellalveare, cè
fermento e ansia. Di fuori un team di vigili del fuoco, ingaggiati dal padre di
Arthur, sta tentando di distruggere la tana dei laboriosi insetti. Fortunatamente,
grazie a prontezza e audacia, tutto va per il verso giusto: Arthur torna grande!
Come lui, anche il nostro combina-guai Darkos che viene ingigantito da Archibald
che possedeva una pozione di riserva.
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La
città intanto è sempre più in subbuglio. Polizia
e pompieri non riescono a mantenere lordine: Maltazard sembra
averla definitivamente conquistata
Rimasti a casa del bambino,
Selenia e Betamenche insieme alla fidata ape cercano la pozione
rimpicciolente - tra quelle del nonno ancora presenti - per contrastare
il diabolico essere. Nel mentre, dopo aver rubato lauto del
padre, Arthur giunge finalmente in città ma viene messo immediatamente
in difficoltà dai seguaci di Maltazard sui quali ha la meglio.
In sella ad uno dei loro insetti volanti, ingaggia una spettacolare
battaglia volante. M è contrariato e fa di tutto per fermarlo
e , ahimè, ci riesce: serve aiuto subito! Sembra arrivare
dal nonno e da Darkos, che sono riusciti anche loro a raggiungere
la città, a tutti i loro tentativi di fermare il nemico è
vano. Al momento giusto, in groppa alla velocissima ape, ecco però
arrivare i due fratelli Minimei che riescono a gettare la pozione
su M. Immediatamente il malvagio inizia a rimpicciolire. Infuria
la lotta tra il bene e il male: in aiuto anche lesercito con
i carrarmati! Il nostro eroe insegue Maltazard che, ormai minuscolo,
cerca di impartire ancora comandi ai suoi uomini. Riesce a catturarlo
e lordine viene ripristinato proprio nel momento in cui in
città giunge anche il padre del bambino: i due, dopo tanto
tempo, finalmente si riabbracciano! E il momento di festeggiare
Si riuniscono tutti intono alla tavola. Cè la famiglia
al completo Arthur, suo padre, sua madre Rose, sua nonna
Daisy, suo nonno Archibald ci sono i poliziotti e ci sono
i guerrieri Bogo-Matassalai. Latmosfera è magica. Tutti
sono felici ad eccezione del povero, arrabbiatissimo, Maltazard
imprigionato!
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I
personaggi
Esilarate il personaggio di Darkos, maldestro e incompreso figlio di
M. Simpaticissima la scena in cui Arthur lo traveste, per non dare nellocchio,
nel cattivo di Star Wars, Dart Fener, o quando, nei titolo di coda, canta una
personalissima versione di Rebel Rebel di David Bowie (riferendosi certamente
a suo padre). E proprio M è il protagonista di un altro momento incredibile.
Quando grottescamente agghindato tuba in testa, mantello lungo da prestigiatore,
baffetti da sparviero bussa alla porta di casa Suchot. Non poteva esserci
travestimento più azzeccato per quella spaventosa figura lunga e magrissima.
Avventurosa la sequenza in cui, per raggiungere la casa attraverso le condutture
dell'acqua, Arthur e i suoi compagni inforcano il distintivo smarrito da uno degli
agenti di polizia e si lanciano in una spericolata traversata dei tubi. Traspare
tutto lamore per la natura invece nella scena commovente in cui la strampalata
Rose stringe uninconsueta amicizia con una formica divenuta gigante dopo
aver mangiato un po del magico nettare caduto ad Arthur. Tematica centale
sempre quella dell'amicizia che è, probabilmente, il fulcro centrale e
mil motore che muove l'intera pellicola. Assurda e insieme geniale, ad esempio,
l'idea degli autori che tessono magistralmente un fantasioso rapporto tra il nonno
Archibald e lo sventurato Darkos: l'intuizione funzione!
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Non
solo computer grafica
Tutto il lavoro digitale è ben visibile nelle battaglie aeree e nelle
riproduzioni di tutti i personaggi fantasy. Besson è riuscito, anche questo
volta, a mescolare in maniera perfetta cinema tradizionale ed effetti visivi 3D.
Nei panni di Arthur ancora il giovane e pluripremiato attore, Freddie Highmore.
Riconfermati anche i suoi genitori, Penny Balfour e Doug Rand. Splendida come
sempre, Mia Farrow nei panni di nonna Daisy e bravo Ron Crawford in quelli di
nonno Archibald. Un film piacevole e delicato, perfettamente in linea con gli
episodi precedenti. Il lavoro è stato duro ma il risultato è eccellente.
In un altro scampolo di intervista Besson ha sottolineato: <Dietro ad Arthur,
alla Principessa Selenia, al Principe Betameche e agli altri personaggi animati
ci sono però degli attori in carne ed ossa e io ho interagito con loro
per mesi con una telecamera digitale, poi il lavoro è proseguito al computer.
Arthur in realtà è una donna mentre lattore che ha dato vita
a Beta ha trascorso ben cinque mesi piegato sulle ginocchia. Hanno tutti lavorato
duramente, anche se, alla fine, nel film non si vedono>. Novantotto minuti
ben spesi. Una favola moderna, dal sapore antico. Il bene che sconfigge il male,
il trionfo dei buoni sentimenti, la giustizia premiata. Grande attenzione ai particolari
che riescono materialmente a catapultare lo spettatore direttamente all'interno
di questa fantastica avventura rendendolo protagonista quanto gli altri. Un film,
insomma, che consiglierei ai più piccoli ma anche ai loro genitori. Buona
visione!
| Titolo
originale: | Arthur
et la guerre des deux mondes | Nazione: | U.S.A.,
Francia | Anno: | 2010 |
Genere: | Animazione
3D | Durata: | 98 |
Regia: | Luc
Besson | Produzione: | Europa
Corp., Avalanche Productions, Apipoulaļ | Distribuzione: | Moviemax |
Uscita
: | 23
Dicembre 2011 |
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