"PERFECT
BLUE" - in DVD Yamato Video
"Se Alfred Hitchcock fosse stato assunto da Walt
Disney, avrebbero sicuramente realizzato una pellicola
come questa".
Roger Corman
VENEZIA, ANNO 2006
Satoshi Kon è sbarcato a Venezia in concorso con
il suo quarto lungometraggio d'animazione, "Paprika",
attirando la curiosità e l'attenzione del pubblico
(numeroso e pazientemente in fila per conquistarsi un
posto in sala) e, finalmente, quella della critica italiana
dopo esser quasi passato inosservato con "Tokyo Godfathers"
(2003), l'unico dei suoi lavori ad aver goduto di un passaggio
nei cinema italiani.
L'ex discepolo di Katsuhiro Otomo (anch'esso in concorso
quest'anno al Festival del cinema di Venezia) è
ormai un giovane e affermato regista, capace di realizzare
splendidi film d'animazione con budget bassissimi. Un
indipendente nell'affollato mainstream televisivo degli
anime giapponesi che sta portando coraggiosamente avanti
un progetto di cinema molto personale, riflessivo e dagli
esiti estetici mai visti finora. Un degno avversario di
stagionati maestri come Hayao Miyazaki, Otomo, Mamoru
Oshii.
I premi raccolti all'estero e gli attestati di stima di
critica e pubblico non sembrano sbagliare: il nuovo golden
boy dell'animazione nipponica è Satoshi Kon.
MA
IN PRINCIPIO FU
Indietro nel tempo lo sguardo dello spettatore non può
confondersi. L'apprendistato di Satoshi Kon nel mondo
dell'animazione è un periodo di messa a punto di
uno stile e di un modo di pensare gli anime che è,
paradossalmente, agli antipodi degli stereotipi che il
pubblico di otaku ama. Un periodo in cui viene professionalmente
a contatto con Mamoru Oshii e con il maestro Katsuhiro
Otomo (dirige per lui "Magnetic Rose", uno dei
corti che compongono il film "Memories").
Soprattutto, indietro nel tempo lo sguardo dello spettatore
si fonde a quello di Mima Kirigoe, la protagonista del
film "Perfect Blue": un esordio nella regia
che lascia tutti a bocca aperta. Pubblico, critica specializzata
e non.
Un film che risponde alla domanda: quando mai s'era vista
un'opera del genere prima?
SINOSSI
Mima Kirigoe, leader del gruppo Cham, sta passando un
momento non proprio esaltante. Nonostante il sostegno
dei fan, nessuna delle sue canzoni è salita ai
vertici delle classifiche. Forse è tempo di cambiare.
Il suo agente le propone così di abbandonare il
gruppo e di tentare una carriera come attrice. Mima si
ritrova così sul set di un Tv Drama, senza il sostegno
di nessuno, dovendo pure recitare una parte difficile
e drammatica. Insicura della propria scelta e preoccupata
per l'avvenire la giovane inizia a vedere uno spettro
virtuale di se stessa che non le risparmia critiche e
infamie. D'un tratto tutto ciò che per Mima era
la realtà comincia a perdere ogni contorno e stabilità.
Soprattutto dopo aver scoperto in Rete un sito, chiamato
"La stanza di Mima", in cui ogni suo gesto e
azione vengono riportati con maniacale dedizione. Terminate
le riprese, il film viene mandato in onda e una serie
di strani incidenti colpiscono chi ha lavorato nella fiction.
In una drammatica girandola di eventi ciò che il
Tv Drama racconta improvvisamente sembra prendere vita,
nella realtà. Coincidenze? O un gesto deliberatamente
studiato? Chi si nasconde dietro l'impertinente spettro
virtuale della cantante?
FACCIO
IL FILM, MA A MODO MIO
"Perfect Blue" è tratto da un popolare
romanzo di Yoshikazu Takeuchi, giornalista e scrittore
originario del Kansai. L'idea di fare del suo libro un
film è tutta sua, ma all'inizio i produttori immaginano
una pellicola con attori in carne e ossa diretta da Shimako
Sato, già regista dell'horror movie "Wizard
of Darkness", mica un film d'animazione. Quando il
progetto viene meno, Takeuchi si rivolge a Masao Maruyama,
direttore del celebre studio Madhouse. Si pensa di farne
un OAV (original animation video, da destinare all'home
video). La decisione è presa e Satoshi Kon entra
in scena nel momento in cui gli viene fatta leggere la
sceneggiatura (il romanzo, confesserà in seguito,
non lo ha mai letto).
Ma lo script non lo convince. Con la franchezza che gli
è propria affronta l'amico Maruyama e gli dice
che dirigerà il film a patto di poter riscrivere
la sceneggiatura, con l'aiuto di un giovane emergente
di nome Sadayuki Murai, oggi diventato un quotato autore
di cinema e Tv.
"Perfect Blue" a questo punto è irriconoscibile,
il libro è un ricordo. Kon ci mette dentro l'idea
del film nel film e i confini realtà-finzione messi
a soqquadro. Di idol e internet ammette di non sapere
nulla, quindi inizia a frequentare i raduni e i concerti
che chiamano a raccolta migliaia di fan ma, soprattutto,
corre ad acquistare un PC e inizia a surfare in Rete realizzando
quello che oggi è diventato il suo sito ufficiale.
Il risultato è un sorprendente ed elegante psycho-thriller
(che i giapponesi si affretteranno a ribattezzare "psycho-suspence-anime")
ricco di colpi di scena e con finale a sorpresa.
Per realizzarlo Satoshi Kon si circonda di amici e collaboratori
eccellenti quali Hisashi Eguchi, fumettista e illustratore
di fama; Hiroaki Inoue, produttore di anime popolari come
"Tenchi Muyo" e "Macross II"; e Katsuhiro
Otomo in veste di consulente speciale.
PRESS
Il regista Satoshi Kon ritrae implacabilmente l'orrore
di come la nostra percezione della vita quotidiana può
crollare quando iniziamo a osservarla da un punto di vista
differente.
"Animage", Luglio 1997
L'inconveniente
di non essere soli, neppure con se stessi. Al di là
della sua veste informale, così poco attaccata
alle manie degli otaku, Perfect Blue è la
cronaca drammatica di una passione frantumata, di una
dimensione altrove stereotipata che finalmente viene smontata
e analizzata. E perseguitata. Come Evangelion,
ma con più coraggio. È il mondo di idol
e otaku che, per una volta, cedono ogni diritto di visione
(e profanazione) allo spettatore.
Mario A. Rumor, "Shin Man-ga!", Novembre 1999
L'utilizzo
dell'animazione piuttosto che di attori in carne e ossa
esalta gli elementi surrealistici di Perfect Blue.
È sempre più difficile dire quanto la macchina
da presa mostra sia reale e quanto faccia parte dell'immaginazione
di Mima, o quanto qualcuno si stia prodigando a convincere
Mima di ciò che vede. [
] Kon usa le sfumature
psicologiche dell'animazione in modo diverso rispetto
a "Millennium Actress" (2001), ma l'effetto
è ugualmente sorprendente e fantasioso.
Fred Patten, "Animation Magazine", Ottobre 2003.
BIOGRAFIA DI SATOSHI KON
Nato il 12 ottobre 1963. Inizia a lavorare nel mondo dei
fumetti quando ancora è studente universitario.
Nel 1986 si laurea alla Musashino College of Fine Arts.
Quattro anni più tardi firma il fumetto "Kaikisen"
e collabora al film "Rojin Z" e al live action
"World Apartment Horror" di Katsuhiro Otomo
(di cui nel 1991 disegna la versione manga). Partecipa
come animatore al film "Hashire Melos" di Maasaki
Osumi e nel 1993 lo troviamo nello staff di "Patlabor
the movie 2". Scrive e realizza il cortometraggio
"Magnetic Rose", primo episodio dell'omnibus
"Memories" (1995).
Debutta nella regia con l'acclamato "Perfect Blue"
(1997), film che ottiene il Premio del pubblico a Fant'Asia
97 (festival che si tiene a Montreal). A questa pellicola
faranno seguito: "Millennium Actress" (2001),
"Tokyo Godfathers" (2003), la serie tv di culto
"Paranoia Agent" (2004). Con "Paprika"
(2006), sua quarta regia, finisce in concorso a Venezia
2006.
SCHEDA
TECNICA
Perfect
Blue
Giappone, 1997, 81 minuti
Soggetto: Yoshikazu Takeuchi
Sceneggiatura: Sadayuki Murai
Regia: Satoshi Kon
Character Design: Hisashi Eguchi
Animazioni: Hideki Hamazu
Montaggio: Harutoshi Ogata
Fotografia: Hisao Shirai
Art Direction: Nobutaka Ike
Musica: Masahiro Ikumi
Produzione: Rex Entertainment/Madhouse/Oniro
Consulenza speciale: Katsuhiro Otomo
Dvd
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